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ViniBere beneAlta Langa Cuvage, eleganza nel calice

Alta Langa Cuvage, eleganza nel calice

Alta Langa, terra di colline e di grandi spumanti Metodo Classico, trova in Cuvage un interprete giovane e brillante. Con l’Alta Langa Brut Millesimato, l’azienda di Acqui Terme esprime eleganza, brio e freschezza, unendo territorio e stile contemporaneo in un calice dalla pura identità piemontese

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L’Alta Langa è un’area collinare che si estende a destra del Tanaro, dalle province di Alessandria, Asti e Cuneo fino alle prime propaggini liguri e le Alpi Marittime. Una geografia ampia che coinvolge 146 comuni, disegnata da pendii ripidi, alture ventilate e suoli che alternano marne, calcari e dolomie, attraversati da fiumi e torrenti quali il Belbo e il Bormida. La storia spumantistica dell’area affonda le proprie radici agli inizi del Novecento, quando le grandi case piemontesi producevano, accanto al celebre Vermouth di Torino, Metodo Classico e Charmat non solo per il mercato italiano, ma anche per le piazze estere. Proprio quelle maison furono protagoniste del “Progetto Spumante Metodo Classico in Piemonte”, presentato nel 1990 alla Regione per incentivare la coltivazione di Pinot Nero e Chardonnay, vitigni cardine per la spumantizzazione.

Il percorso portò nel 2001 alla nascita del Consorzio Alta Langa, istituzione che unì produttori e viticoltori nell’idea di produrre bollicine di territorio e qualità. Nel 2002 arrivò la denominazione e nel 2011 l’elevazione a DOCG, con riconoscimento retroattivo fino alla vendemmia 2008. Da allora l’Alta Langa si è imposta come una delle denominazioni più dinamiche e identitarie del panorama delle bollicine tricolori, capace di proporre spumanti complessi e longevi. Un contesto che trova oggi interpreti d’eccellenza in realtà come Cuvage, azienda giovane ma già punto di riferimento, capace di unire rigore tecnico e stile contemporaneo. Fondata nel 2011 ad Acqui Terme, nel cuore dell’Alessandrino, Cuvage ha da subito scelto di interpretare il Piemonte in chiave contemporanea, partendo dai suoi vitigni più iconici. Nebbiolo, Cortese, Moscato, ma anche Pinot Nero e Chardonnay, protagonisti, appunto, nell’Alta Langa.

L’Alta Langa Brut Millesimato di Cuvage è il frutto di circa 6 ettari di vigneti ubicati lungo la dorsale collinare che da Strevi sale verso Castino, fino a 450 metri di altitudine. I terreni, composti da marne grigio-biancastre a forte componente calcarea, donano alle uve eleganza e personalità.

La vendemmia, da metà agosto, avviene esclusivamente a grappolo intero raccolto a mano e adagiato in cassette. Una pressatura soffice permette di ottenere diverse frazioni di mosto, prima della fermentazione. La cuvée affina per 7 mesi in acciaio sui propri lieviti, senza svolgere malolattica, per mantenere la freschezza naturale delle uve. Il tirage, effettuato abitualmente in aprile, prepara il vino alla seconda fermentazione in bottiglia, con una lunga sosta sui lieviti di almeno 30 mesi e ulteriori 3 in bottiglia dopo la sboccatura.

Nel calice è paglierino con riflessi oro, percorso da un perlage sottile e persistente. Al naso regala eleganti note di crosta di pane, agrumi, frutti a polpa bianca e una traccia minerale che ricorda la pietra focaia. Il sorso è fresco e sapido, brioso per la fine carbonica e lungo nel finale fruttato.

Un vino che accompagna con naturalezza piatti di mare, crostacei e fritture, ma sa sorprendere anche con carni bianche o primi autunnali con funghi e tartufi.

Alessandro Brizi,
ottobre 2025

Alessandro Brizi
Alessandro Brizi
Alessandro Brizi è caporedattore de L’Assaggiatore, la rivista ufficiale dell’ONAVAssociazione Nazionale Assaggiatori Vino.
Fondata nel 1951 a Asti, ONAV è la prima organizzazione a dedicarsi all’approfondimento del mondo del vino in Italia. Presente in maniera capillare su tutto il territorio nazionale e in espansione all’estero, attraverso le Sezioni locali ONAV diffonde la conoscenza del bere consapevole, la valorizzazione del patrimonio enologico italiano e la formazione continua di appassionati e professionisti competenti, organizzando corsi e seminari, in presenza e online, e partecipando come partner a iniziative dedicate al vino su tutto il territorio nazionale. Il rigore del metodo di assaggio è garantito dal Comitato Scientifico, guidato dal Prof. Vincenzo Gerbi dell’Università di Torino e composto da importanti esponenti del mondo scientifico ed enologico.
Alessandro Brizi è caporedattore de L’Assaggiatore, la rivista ufficiale dell’ONAVAssociazione Nazionale Assaggiatori Vino.
Fondata nel 1951 a Asti, ONAV è la prima organizzazione a dedicarsi all’approfondimento del mondo del vino in Italia. Presente in maniera capillare su tutto il territorio nazionale e in espansione all’estero, attraverso le Sezioni locali ONAV diffonde la conoscenza del bere consapevole, la valorizzazione del patrimonio enologico italiano e la formazione continua di appassionati e professionisti competenti, organizzando corsi e seminari, in presenza e online, e partecipando come partner a iniziative dedicate al vino su tutto il territorio nazionale. Il rigore del metodo di assaggio è garantito dal Comitato Scientifico, guidato dal Prof. Vincenzo Gerbi dell’Università di Torino e composto da importanti esponenti del mondo scientifico ed enologico.

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