Tutte le nuove aperture gourmet da visitare in tutta Italia: il fine dining piace
Negli ultimi mesi, l'Italia ha visto un'ondata di nuove aperture: le grandi città come Milano, Roma e Firenze continuano a essere protagoniste dell'innovazione, con nuovi ristoranti gourmet ed esperienze esclusive che arricchiscono l'offerta per residenti e turisti. Allo stesso tempo, anche le realtà più piccole stanno vivendo una rinascita, con l'apertura di osterie ma anche ristoranti di lusso, soprattutto nelle località dove sono presenti turisti (anche stranieri). Un bel trend positivo dopo gli anni di incertezza post covid e, forse, un ritorno alla normalità. Le nuove aperture riflettono alcune tendenze chiave nel settore: molti ristoranti stanno adottando pratiche sostenibili e introducendo menu creativi che valorizzano ingredienti locali; format ibridi: l'integrazione di diverse esperienze, come la combinazione di ristorante e club, sta diventando sempre più comune, offrendo ai clienti ambienti versatili per diverse occasioni.
Il brand di ristorazione fondato nel 1958 da Giacomo Bulleri, apre a Forte dei Marmi nello storico stabilimento balneare Bagno Marechiaro. Un luogo reso celebre dalla cinematografia italiana, perché negli anni Ottanta, fece da scenografia per le riprese di "Sapore di Mare”. Con questa apertura il brand aumenta la presenza in Toscana, dopo Pietrasanta e Firenze. Il locale rappresenta un nuovo punto di riferimento per gli amanti della cucina d’autore. Una proposta che prevede un’integrazione tra la proposta gastronomica e l’esperienza in spiaggia, offrendo un servizio esclusivo sia per gli ospiti del ristorante che per i frequentatori dello stabilimento.
"Nuotiamo controcorrente come i salmoni, ed è per questo che non li serviamo!": questo è il motto irriverente che ha guidato Salmon Guru fin dalla sua apertura nel 2016 a Madrid. Dopo la capitale spagnola e Dubai, è Milano la meta prescelta. Il nuovo cocktail bar vuole differenziarsi dagli altri locali proponendo 27 drink, tacos e musica a palla. Capriccioso come il salmone che va controcorrente, Salmon Guru offre una mixology in continua evoluzione, un food pairing intrigante, ambientazioni sceniche e un servizio anche un pò giocoso. Il locale è diviso in tre ambienti diversi tra loro e tutti con un design accattivante. Nella prima sala si trova il bancone coperto di squame iridescenti, le pareti sono tappezzate con stampe animali e creature fantasiose, moquette leopardata e divanetti zebrati. Nella zona centrale, la comica room, ci sono stampe a tema comics e luci al neon. Nella sala più piccola a luci soffuse, l’asian room, domina un arredamento orientale e il soffitto è coperto da ombrellini cinesi.
Lubna è un locale in "controtendenza" con un'offerta di cucina gourmet che include lasagne o grigliata di carne. Questa è la filosofia dello chef Enrico Croatti che dice "Non è vero che la gente non vuole i grandi classici della cucina italiana. Piuttosto, se li è dimenticati". Quindi il menù offre piatti delle varie tradizioni regionali, con porzioni abbondanti, che spaziano dallo spiedino di calamari alla romagnola ai passatelli in brodo grigliato. Convivialità espressa anche dalla struttura del locale: una grande sala dominata dai toni scuri, dal cemento e dal ferro e un unico bancone che riunisce postazione cocktail, cucina a vista e tavolo a cui accomodarsi e sparsi, molti altri tavolini da due o più persone. In una delle due sale è stata realizzata un'installazione che si sviluppa su una parete di 15 metri, composta da moduli girevoli sopra i quali vengono proiettati video immersivi.
Il locale omakase del maestro giapponese Katsu Nakaji, già alla guida dell’omonimo ristorante di famiglia a Tokyo, con 130 anni di storia, (premiato nel 2009 con due stelle Michelin) apre al secondo piano di Ronin a Milano, locale ispirato ai ristoranti e ai bar della capitale nipponica. Il locale vuole raccontare l’essenza della cultura del Paese del Sol Levante. Ogni sera, venti ospiti, divisi in due turni, partecipano alla cena che comincia con del riso cotto in un forno kamado alimentato a carbone condito con aceto di riso e feccia di sakè. Segue la degustazione con tagli pregiati di pesce: dal granchio delle nevi norvegese ai gamberi di Mazara del Vallo allo sgombro (marinato nello yuzu) e all'anguilla cotta sul fuoco vivo e alla ricciola immersa in un dashi, ossia un brodo realizzato con una ricetta segreta del maestro, seguita da tre diversi tagli di tonno: la parte magra (akami), il ventre medio grasso (chutoro) e il pregiato ventre grasso (otoro). Il sushi, come in ogni vero omakase giapponese, viene servito a mano dal maestro a ciascun commensale.
Il locale propone un viaggio gastronomico che mette in primo piano la qualità: Robata si trasforma in un luogo dove la convivialità è al centro del tavolo. La cultura della carne giunge dalla Corea al Giappone che negli anni ’60 la reinterpreta e le dona un nome: Yakiniku, carne grigliata. La cottura diretta sulla brace si unisce alle carni più pregiate. Il sushi rimane una parte importante del menu, integrandosi perfettamente con la proposta dello Yakiniku. Ogni tavolo è dotato di una griglia centrale, dove gli ospiti possono vivere in prima persona l’arte della cottura, grigliando carne e verdure a proprio piacimento. A completare l’esperienza il servizio cocktail signature espresso al tavolo con il carrello. Il menù offre tre tipologie di Wagyu e introduce una particolarità rara: l’utilizzo di sei tagli diversi comprese parti secondarie. L’esperienza prende il via con antipasti da condividere, come i gyoza di melanzane affumicate, i mini hamburger di Wagyu, il nigiri e il sushi mix. Poi, si prosegue con la selezione di carni pregiate, servite al tavolo e pronte per essere grigliate. Accanto alla carne, un ruolo di primo piano è riservato ai contorni e alle verdure, i kobachi.
In uno dei cuori pulsanti di Milano, tra la Darsena e i Navigli, è sbarcato Rodrigo, il nuovo progetto degli imprenditori Roberto e Riccardo Capua. Il ristorante, nato a Bologna nel 1949 e considerato un punto di riferimento della cucina tradizionale cittadina. Rodrigo Milano offre un’esperienza culinaria che celebra i sapori autentici della tradizione bolognese, declinati in un ristorante gastronomico, un bistrot e un cocktail bar. Tra le proposte spiccano la pasta fresca fatta dalle sapienti mani delle sfogline, i crudi di mare dell’Adriatico e le ricette classiche emiliane, per un viaggio nei sapori genuini della “rossa, grassa, dotta” Bologna, nel cuore vibrante del design district milanese
Katei vuole essere una piacevole istantanea della cucina giapponese, un punto di riferimento per il quartiere e gli amanti delle sfumature orientali. Lo chef Masaki Okada propone una cucina giapponese autentica, dove la tradizione ha un ruolo molto più rilevante rispetto alla creatività. L'offerta presenti sia piatti più tradizionali, sia piatti, di carne e di pesce, preparati con la robata, l’antica tecnica di cottura giapponese alla brace nata nei villaggi di pescatori. Tra questi: il cube roll con salsa di soia e sesamo, lo sgombro marinato in modo tradizionale e lo yakitori di pancia di maiale, salsa giapponese, spring onion e sesamo bianco. Il sushi invece si suddivide tra uramaki, gunkan, nigiri e sashimi e viene preparato direttamente al bancone a vista. Spiccano “Avocado grill” con gambero fritto, avocado scottato, salsa teriyaki e ikura; “Italia - Giappone” con tonno, cetriolo, riso soffiato, spicci burrata, pomodori concause e olio al basilico; “Scallop roll” con salmone, avocado, tartare di capesante, tobiko e mentaiko mayo. Per concludere il pasto sono offerti tipici dolci giapponesi come i mochi con differenti farciture e la tartellettina di yuzu.
Nuova apertura nel capoluogo meneghino: apre i battenti Osteria Afrodite. Molti piatti del menu prevedono la sporzionatura e la rifinitura al tavolo, un tocco da servizio anni Settanta-Ottanta che avvicina chi serve e chi è servito e crea interattività. Al modernariato gastronomico si rifà anche la cucina, con cibo prodotto in casa. Un menù che propone coscette di rane marinate e fritte servite su un puré di patate; mondeghili (di vacca rossa lombarda, mortadella favola e luganega); insalata di polpo al vapore con puntarelle alle acciughe e patata schiacciata. Tra i piatti principali ci sono anche tagliatelle al tartufo, piatto signature; pancia di maialino sardo con uva nera e purè di topinambur.
Il "pizzaricercatore" veronese Renato Bosco inaugura un nuovo ambizioso progetto. con l'apertura di Saporè, a pochi passi dal Bosco Verticale di Porta Nuova. Il locale si estende su una superficie di 350 mq con 80 posti a sedere all’interno, e altrettanti nel dehors durante la bella stagione. "Qui potremo finalmente proporre tutte le forme di pizza che faccio senza limitazioni e costruire un'identità forte" racconta Bosco. Le pizze proposte saranno di cinque tipologie dalle famose Pizza Crunch e DoppioCrunch, caratterizzate da un impasto ad alta idratazione che conferisce loro una croccantezza distintiva, con la differenza che la prima viene farcita sopra, mentre l’altra è ripiena. Per chi ama le consistenze soffici e leggere c’è l’Aria di Pane da 4 o 8 spicchi, realizzata con sola pasta madre viva e proposta nei gusti classici come la margherita fino alle più ricercate combinazioni come baccalà mantecato, mortadella e lime. Non manca la pizza tonda senza lieviti aggiunti, un impasto innovativo ottenuto tramite il processo d'idrolisi del grano spezzato.
Il locale fonde la tradizione campana con un tocco di modernità, un ambiente accogliente e moderno, in cui ogni dettaglio richiama le atmosfere calorose della cultura rurale partenopea. Non è né uno street food né un ristorante tradizionale: è un fast gourmet che punta a esaltare i sapori del Sud Italia, ispirandosi ai “panari”, i cesti di vimini tipici della tradizione napoletana. La proposta gastronomica usa le eccellenze locali, come la mozzarella nella mortella, il caciocavallo dell’emigrante, le alici di Menaica e i pomodori di Sorrento. Con tanto di azienda casearia agricola di famiglia a supporto. E molti dei prodotti sono legati a presìdi Slow Food. E non soltanto servizio in loco, ma il locale offre la possibilità di take-away, delivery e un e-commerce dedicato, portando i sapori del Sud oltre i confini di Milano.
Apre nel capoluogo meneghino l'undicesimo locale di ALT. Il progetto nasce dalla cooperazione tra l’Accademia Niko Romito, chef pluristellato di fama internazionale, ed Enilive, che sta mettendo a disposizione alcune delle sue stazioni di servizio strategiche per aprire il 'fast food' inventato nel 2018 in Abruzzo dallo chef. Alla base si trova una filosofia gastronomica innovativa, che unisce cibo buono e gustoso al concetto di ristorazione su strada, mettendo al centro le persone: una cucina buona, di qualità, aperta a tutti. Il punto vendita di Milano si trova in una grande stazione di servizio in prossimità del quartiere della Bicocca e non distantissimo dal capolinea della metropolitana M5. La cucina spazia da piatti di pollo acompagnato da chips e mayonese a lasagne, cannoli o tortelli di patate. Per dessert ci sono le bombe salate, con varie farciture.
Al Four Seasons di Firenze apre all’interno del Palazzo del Nero, un nuovo ristorante di pesce, Onde, il cui nome rimanda proprio al concetto di mare. L’executive chef Paolo Lavezzini, guida la cucina insieme al sous chef Giacomo Cavicchi con l’obiettivo di far interagire gli ospiti con la cucina. Il menu include piatti come pesce crudo, paranza fritta, ostriche e champagne, oltre a classici come lo spaghetto alle arselle. Ogni piatto è pensato per abbinarsi con champagne e vini bianchi. E prima o dopo la cena, il bar Berni offre un’esperienza di all day dining e vermouth bar, dove gli ospiti possono godere della vista sul giardino della Gherardesca sorseggiando i cocktail sono pensati dal bar manager Antonello Palermo.
Ha aperto a a pochi passi da Piazza San Marco il nuovo ristorante di Benedetta Fullin e Manuel Trevisan, patron del «Local» una stella Michelin, sempre a Venezia. Insieme allo chef Salvatore Sodano, offrono un menu da trattoria con piatti dai sapori autentici e conviviali. Il menù cambia molto spesso ed offre ogni giorno fuori carta, in base alla stagionalità dei prodotti locali, e la carta dei vini offre un'ampia selezione di vini disponibili anche in caraffa (quartino). Un menu che offre piatti che spaziano dalla capasanta e funghi di bosco al kimchi di radicchio di Treviso all'anguilla, cicoria e tamarindo. Una sfida che vuole portare innovazione nella città lagunare nel modo di fare ristorazione, tenendo però ben salda la tradizione.
Romeo è un locale dove assaporare il gusto dei vicoli di Roma e vivere l’anima autentica di questa città. Situato nel cuore di Testaccio, accanto al mercato, conta circa 150 coperti, con un ampio spazio esterno. I tavoli sono allestiti con semplici tovaglie a quadri bianche e rosse, in un ambiente informale e rilassato. Il menù è una propria dedica alla cucina romana. Il locale spazia dagli antipasti ai primi. I tonnarelli sono preparati in casa ogni giorno, pronti accogliere i sughi tipici della tradizione romana: dalla cacio e pepe alla carbonara, dalla gricia all’amatriciana, con sugo di coda alla vaccinara o alla ciociara. Offre anche secondi tipici come i saltimbocca alla romana o la coda alla vaccinara. La pizza è un omaggio alla tradizione romana, sottile e al tempo stesso croccante, cotta nel forno a legna. Nelle classiche varianti, con base rossa e bianca, ma anche pizze speciali come la “Cesare” con sfilacciato di pollo e patate o la “Alicetta” con il suo mix unico di filetti di alice, stracciatella e crumble di olive taggiasche. E per finire i dolci, come le zoccolette fatte con impasto della pizza o la crostata ricotta e visciole, sempre preparati in casa.
Il locale si trova all’interno di Palazzo Savona, un edificio storico del XIX secolo di Palermo che conserva uno dei pochi giardini privati della città. Per gli interni sono stati utilizzati materiali naturali, dalle vernici ai pavimenti, con attenzione alla pietra, al legno e alla rasatura dei muri con polvere di cotto. Il menu propone sia sia preparazioni tradizionali, che ricette a base di carne della cucina regionale italiana o internazionale. Un'offerta che comprende bistecche alla fiorentina, arrosticini abruzzesi, mangia e bevi palermitani, bombette di Cisternino e involtini alla messinese, polpette, bistecche e lombata, come hamburger, ribs e patanegra. Grande attenzione al quinto quarto, con un giorno alla settimana dedicato interamente a questa proposta. Non solo carne però nel menu ma anche ricette tipiche della cucina siciliana, primi piatti e verdure cotte al Josper, primi piatti come risotto e pasta fresca, e anche il purè cotto alla brace.
Apertura stellata a Polignano a mare con il nuovo progetto di Martino Ruggieri, che dopo l'esperienza di Maison Ruggieri a Parigi nel 2022 (con cui ha ottenuto due stelle Michelin), torna nella sua terra. È un progetto ambizioso in un bellissimo resort a picco sul mare. Martino Ruggieri seguirà le cucine di Grotta Palazzese (incastonato in una grotta naturale), del beach club e dei due locali nel vicino Palazzo Suono del Mare: Casanova e Maison Ruggieri. Al primo piano c'è Casanova, ristorante pugliese che offre frutti di mare, spaghetti alle alici con bagnetto verde piemontese e ostrica cruda, ricci di mare con vino rosso e foie gras, gnocchi con cozze crude di Taranto. Nella Maison Ruggieri, all’ultimo piano del Palazzo Suono del Mare, lo chef esprime a pieno la sua idea di cucina. Un menù che affianca ai piatti signature parigini una serie di novità elaborate nelle cucine dallo chef e dalla sua brigata. La Maison Ruggieri di Polignano a Mare avrà un grande banco con cucina in sala e sarà un vero e proprio laboratorio di ricerca e di creatività.
Basket e cucina: apre a Tortona, patria della Derthona Basket, nella neonata Cittadella dello sport, il locale Pausa che si propone di offrire format food innovativo con il concept dedicato ai sapori italiani da gustare fast casual e take-away. Il locale offre oltre 100 coperti tra interno e dehors, ed è il luogo perfetto per una pausa veloce a base dei fondamenti della cucina italiana: pasta, pizza, focaccia, gelato e caffè. Il cliente sceglie la “base” e può decidere di comporre il proprio piatto come desidera: paste lunghe, corte o ripiene realizzate da pastifici artigianali da condire con pesto, ragù, sughi al pomodoro o salse tra cui quella di noci, burro e salvia, carbonara, cacio e pepe. La pizza, sempre a lunga lievitazione, è anch'essa disponibile in diverse preparazioni e formati: al trancio, lunga, farcita o da personalizzare, come la Focaccia Romana al posto del panino. Inoltre la scelta offre anche salumi e formaggi con il Salame nobile del Giarolo e il Montebore. Presente anche una selezione di vini e bevande tra cui il Timorasso, vino bandiera del territorio. Oppure è possibile scegliere prodotti al banco come gelati, brioche e cornetti, dolci della tradizione italiana da accompagnare, per colazione o merenda, alla caffetteria con selezionate miscele di arabica e robusta.
Situato nelle vicinanze dell'Arena e di Piazza Erbe, appena fuori dalle mura romane, palazzo Soave ospita il bar Velvet. Si trova al piano terra, nella sala principale del ‘400, con le caratteristiche due grandi colonne in pietra che sorreggono il soffitto a cassettoni in legno. Il bancone con retroilluminazione, è di vetro, corian, pietra e metallo. Il nome Velvet è un rimando al velluto e a quei locali che nel mondo sono sinonimo di classe ed eleganza. La proposta drink, curata dal bar manager Paolo Anfosso, è presenta drink ognuno ocn la propria storia. La miscelazione ha basi classiche, ma spazia tra contaminazioni contemporanee. Nel bicchiere sono protagonisti ingredienti locali e internazionali, quali miele, fiori, germogli, frutti esotici, spezie e spirits premium (whiskey, vodka,sakè e pisco). Per chi vuole affidarsi completamente all’estro del bar manager, la formula Omakase è un’esperienza unica e personalizzata in cui viene preparato un cocktail assecondando il gusto e le preferenze del singolo cliente.
Camilla Rocca,
marzo 2025