La pasta stesa sulla spianatoia infarinata, il ripieno del tacchino da assaggiare (manca di sale? una macinata di pepe?), il profumo dei biscotti che cuociono in forno (poco, perché se no bruciano!), la glassa per colorarli, i pacchetti da incartare... La magia del Natale è questo e tanto altro. È suggestione, poesia ed è una delicata meraviglia che ogni anno si rinnova in un gioco sfizioso con la tradizione. Gli ingredienti sono gli stessi, quelli classici, davvero imperdibili, ma le interpretazioni sono nuove: cambiano forme, abbinamenti e sapori.
Panettone primo attore
A partire dal panettone. Milanese di nascita, italiano per professione, internazionale per vocazione, è un simbolo che supera i confini. E accanto alle nobili (e storicissime) produzioni industriali, oggi sono pasticcieri e panettieri a proporre dolci artigianali davvero irresistibili, in versione tradizionale e non. Ma la vera novità in fatto di panettone va scoperta nelle nostre cucine. Perché se in questi mesi abbiamo imparato a panificare, ora ci possiamo cimentare nella preparazione casalinga del dolce di Natale. L'importante è affidarsi ai giusti maestri. Come abbiamo fatto su questo numero, con Nicola Borra, pasticciere dell'azienda Petra Molino Quaglia e docente all'Università della farina Petra. Che la preparazione del panettone ce l'ha mostrata passo passo. Poi noi abbiamo aggiunto farce e salse (anche per la versione antipasto: il panettone gastronomico).
La magia dei biscotti
Se il panettone chiede perizia, modellare biscotti di frolla o formine di pan de zenzero è un gioco da ragazzi (anche da bambini, se vi piace coinvolgerli), che dà spazio alla fantasia. Noi abbiamo riempito un cielo di stelle, costruito un villaggio di casette, creato un alberello al cioccolato e poi l'abbiamo spolverizzato di neve (che poi era cocco!). E abbiamo realizzato una corona spettacolare (questa sì che chiede una bella manualità) che ha meritato la nostra cover.
Il menu del pranzo (anzi pranzi)
Si comincia sempre con un aperitivo. Per accompagnarlo quest'anno vi suggeriamo un plateau di pasticcini salati: cannoncini, tartellette, bignè farciti con salmone, baccalà, mortadella, formaggio. E poi c'è il primo. Pasta fresca, ςa va sans dire: sotto forma di lasagne (con porcini, castagne e culatello), ravioli (di cappone e carciofi, di cipolle caramellate con fonduta di taleggio), pappardelle (con faraona e zucca). Per il piatto forte si spazia dagli arrosti di pesce (ricciola al Grand Marnier con clementine, rana pescatrice con carciofi e speck, pesce spada ai lamponi) al tacchino in tanti modi (la tacchinella farcita con un ripieno di carne e meline, la coscia ai kumquat, l'arrotolato con fichi ed erbe...). Poi ci sono le insalate, le salse francesi e tanto altro.
E per bere? Vino. Ovviamente. In questo numero trovate una guida completa per sceglierlo al meglio. Una portata dopo l'altra. Per festeggiare non manca proprio niente!
Livia Fagetti
novembre 2021
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