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News ed EventiConsigli praticiMicroonde, c’è da fidarsi?

Microonde, c’è da fidarsi?

È pericoloso, energivoro e rende i cibi cancerogeni: quanto c’è di vero nelle leggende metropolitane sul forno a microonde?

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Sta per compiere i suoi primi 70 anni, perché è nel 1954 che è entrato nelle cucine degli americani. Ma ancora viene visto con sospetto. Non tutti, infatti, si fidano del forno a microonde e non tutti lo usano con tranquillità, nonostante sia presente in quasi la metà delle case italiane. Resistono, infatti, tante paure e circolano anche tanti falsi miti su questo piccolo e utile elettrodomestico. Cosa c’è di vero in quello che si dice sul microonde? Scopriamolo insieme.

microonde
  • Il microonde produce radiazioni nocive
    No. Quest’elettrodomestico funziona sfruttando onde elettromagnetiche simili a quelle delle telefonia ma con una diversa lunghezza d’onda e dotate di una bassa quantità di energia. Queste microonde mettono in movimento le molecole di acqua contenute nel cibo generando un trasferimento di energia. Ed è il calore così ottenuto che riscalda il cibo, senza generare radiazioni nocive e senza sviluppare sostanze tossiche nei cibi riscaldati o cotti nel microonde. E così l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che la cottura a microonde è sicuro quanto quella nel forno convenzionale. 

  • I cibi cucinati nel microonde sono cancerogeni
    Finora non è stato dimostrato alcun legame tra tumori e microonde. Le onde che si usano in questo forno sono dotate di una quantità di energia troppo bassa per riuscire a indurre le alterazioni del Dna che possono aumentare il rischio di cancro. Per questo il cibo scaldato al microonde non è radioattivo ed è anche più “sano” rispetto a quello preparato con altre tipologie di cottura ad alte temperature (come la griglia o la frittura), in cui si formano composti potenzialmente cancerogeni. Unica eccezione: l’acrilammide, un composto che provoca una mutazione del Dna, aumentando il rischio di tumore. L‘acrilammide si forma nei prodotti alimentari ricchi di amido (come patate, radici, verdure e cereali) quando vengono portati a temperature superiori ai 120°C e cotti con un basso contenuto di acqua. Il problema riguarda soprattutto le patate, ma la soluzione è semplice: immergerle in acqua fredda per 30 minuti prima di cuocerle in microonde. 

  • I cibi cotti a microonde perdono nutrienti preziosi
    L'effetto combinato di brevi tempi di cottura, basse temperature e assenza di liquido di cottura (come l'acqua, ad esempio) non disperde le vitamine e i minerali presenti negli alimenti ma può comunque ridurre il contenuto di altri nutrienti preziosi, come gli antiossidanti. Sebbene le ricerche abbiano dimostrato una grande variabilità da alimento ad alimento, gli studiosi concordano sul fatto che è sempre meglio preferire il microonde alla bollitura, in particolare per le verdure.

  • Quella al microonde è una cottura poco sana
    Invece è un modo efficace per non appesantire le ricette. Infatti non serve aggiungere nè sale né grassi, perché le microonde sfruttano quelli contenuti naturalmente negli alimenti. Per questo il microonde è indicato soprattutto per cucinare piatti freschi, leggeri e poco elaborati, come il pesce al cartoccio, le carni bianche o le verdure al vapore. 

  • La cottura al microonde non uccide tutti i microrganismi presenti nel cibo e, quindi, non è sicura sul piano igienico
    La cottura a microonde può non essere uniforme, soprattutto in cibi particolarmente spessi, e per questo è meno efficace della cottura classica nell'eliminare eventuali batteri o tossine che possono essere presenti nel cibo mal conservato. Per evitare questo rischio basta tagliare tutti i cibi in pezzi piccoli e uniformi, mescolandoli più volte, e, quando sono cotti, lasciarli “riposare” per alcuni minuti prima di consumarli in modo da permettere al calore di distribuirsi in tutta la massa del cibo. 
     
  • Nel microonde alcuni cibi possono scoppiare
    Il rischio riguarda quelli coperti dalla buccia o dalla pelle, come le patate, i pomodori, le susine o le salsicce: prima di cuocerli in microonde vanno bucherellati in modo che non si rompano, schizzando e sporcando tutto il microonde. Per lo stesso motivo se si vogliono cuocere le uova si devono usare gli appositi contenitori da microonde.

  • Alcuni contenitori messi nel microonde sono pericolosi
    Sì. Quelli in alluminio, ferro o acciaio, o con decoro metallico, argentato o dorato così come le casseruole di ceramica contenenti ferro non vanno mai usati nel forno a microonde. Per tre motivi. Prima di tutto perché riflettono le onde e, quindi, non permettono al cibo di scaldarsi. Poi perché possono provocare delle scintille e infine perché, in caso di calore eccessivo, possono favorire la migrazione di materiali nocivi negli alimenti. Idem per la plastica: quando è portata attorno ai 100°C, rilascia negli alimenti ftalati e altre sostanze nocive. Per questo si devono usare solo i contenitori plastici espressamente indicati come adatti al microonde.

  • Stare vicino a un microonde acceso è pericoloso perché emette radiazioni nocive
    No, perché la camera di cottura di un forno a microonde è una gabbia di Faraday (ossia un contenitore  in grado di isolare l'ambiente interno dai campi elettrostatici) e anche il vetro dello sportello ha una sottile rete metallica: in questo modo non è possibile che le microonde escano all‘esterno. Non c’è quindi alcun pericolo nello stare vicino a un forno a microonde in funzione. Oltretutto, all’apertura dello sportello, i sistemi di sicurezza interrompono immediatamente l’emissione delle microonde.

  • Il microonde consuma molto energia
    No, anzi è uno dei forni che ne richiede di meno perché non dev’essere preriscaldato e cuoce più in fretta, con tempi inferiori del 50-75% rispetto ai forni tradizionali. Oltrettutto la cottura continua anche a forno spento e questo consente, di conseguenza, di ridurre i tempi di accensione. 

  • Il microonde non ha bisogno di manutenzione
    No, per funzionare bene e in sicurezza va mantenuto in buone condizioni. Bisogna assicurarsi che lo sportello si chiuda correttamente e che, quando viene aperto, il forno si spenga. Inoltre la guarnizione dello sportello, se presente, deve essere in buone condizioni.

Manuela Soressi
Novembre 2022

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