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La nuova Michelin è social e gratis

Rivoluzione digitale per la mitica “Rossa”: a giorni sarà scaricabile con una app gratuita

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Per i gourmet di tutte le età e di tutte le tasche è una notizia bomba: la Guida Michelin 2015, giunta alla 60esima edizione (la prima nel 1956), fa il suo ingresso nel mondo virtuale. Grazie a una app gratuita per iOS e Android, disponibile dal 7 novembre, si potrà scaricarla su telefono o tablet e trovare al volo il ristorante dei propri sogni. La ricerca può essere effettuata per città, indirizzo, dintorni, prezzo, servizi, tipo di cucina, nome del ristorante, stelle e Bib Gourmand (ristoranti regionali con menu a meno di 30 euro, 35 nelle città capoluogo). I ristoranti scelti appaiono segnalati su una mappa con tanto di indicazioni stradali.

Ma non è tutto. Ci sarà infatti anche uno spazio per scrivere i propri commenti e caricare le foto del ristorante: una possibilità che, insieme alla gratuità della app, farà avvicinare giovani e meno giovani alla bibbia della ristorazione italiana, rendendola più accessibile e meno elitaria. L’annuncio della versione digitale, che si accosta a quella cartacea, è stato dato ieri durante la presentazione dell’edizione 2015 all’Hotel Principe di Savoia di Milano.

Attimi di tensione per gli chef in attesa di conoscere la propria sorte e non poche sorprese per gli addetti al lavoro in generale. Quest’anno non c’è nessun nuovo locale a 3 stelle e sono parecchi quelli che le hanno perse del tutto. Ma la delusione in sala è durata poco, perché non mancano le buone notizie: in due prendono le 2 stelle (Il Piccolo Principe a Viareggio, in provincia di Lucca, e la Taverna Estia a Bruciano, in provincia di Napoli) e in 27 guadagnano la prima.

Tra i nuovi, spiccano il giapponese Iyo (il primo locale etnico a prendere 1 stella nella storia dell’edizione italiana) e il Ristorante Berton , entrambi a Milano. Poi due indirizzi davvero singolari: la Macelleria Damini ad Arzignano (il ristorante è stato ricavato della storica macelleria di famiglia) e L’Imbuto di Lucca (all’interno del museo cittadino d’Arte contemporanea). Grande il primato delle donne italiane: le nostre chef stellate sono la bellezza di 47, su 110 nel mondo. In aumento i giovani: ben 11 chef hanno meno di 35 anni. Per proseguire con numeri e classifiche, in Italia ci sono 332 locali stellati, 285 a una stella, 39 a due stelle e 8 tristellati. La Michelin italiana è la seconda al mondo con più stelle. La prima è la Francia, ça va sans dire.

Cristiana Cassé
5 novembre 2014

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