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Luoghi e PersonaggiLuoghiGrotte d'Italia dove mangiare, per insolite esperienze gourmand

Grotte d'Italia dove mangiare, per insolite esperienze gourmand

Le grotte più affascinanti d’Italia dove vivere esperienze uniche tra panorami mozzafiato, ristoranti esclusivi e percorsi gastronomici

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Sono centinaia le grotte in Italia. Percorsi impegnativi, scalinate, gite in barca, ma soprattutto panorami ed emozioni indimenticabili. Da Frasassi a Nettuno, dal Gigante a Castellana il nostro Paese è pieno di grotte imperdibili che regalano un’esperienza da sogno. Ma non tutti sanno che in alcune di queste - ne abbiamo selezionato una manciata, le più note - si può anche mangiare (a Minorca pure ballare, ma ma questa è un'altra storia). 

Grotta Palazzese (Polignano)

Ci sono anfratti che offrono esperienze speciali, qualcosa di straordinario. Come nel caso della Grotta Palazzese a Polignano a mare: un hotel a 5 stelle con scogliera che affaccia sull’Adriatico, un albergo tra i più esclusivi al mondo e, proprio per questo,  prezzi proibitivi. È una grotta naturale con alcuni tavoli, i più invidiati del ristorante, che scorrono lungo la ringhiera col mare lì davanti. I percorsi gastronomici, dai nomi Smeraldo, Cobalto, Indaco, Azzurro, variano dai 180 ai 225 euro. Il mare domina, ma terra e cucina vegetale sono praticamente alla pari. Il tutto a due passi dal centro di Polignano. Che è un incanto. 

Grotta Marcello (Cagliari)

Nel cuore della movida notturna di piazza Yenne, la Grotta Marcello è scavata nel tufo. Durante la seconda guerra mondiale è diventata un rifugio dai frequenti bombardamenti. Nel 1954 Pietro Marcello (la famiglia detiene ancora una parte delle mura) la trasformò in un bar pasticceria da dolce vita… Dal 2010 i gestori Angelo Innocenti e Michele Pinna, nuoresi di Fonni, ne hanno fatto un apprezzato ristorante-pizzeria. Nel menu tradizione e valorizzazione dei prodotti del territorio sono fondamentali. Domina la carne. E non è un caso: i due soci hanno creato una filiera controllata sul vitello. Oltre ai 150 coperti interni (perfetto per seguire le partite del Cagliari, ma non solo) hanno 40 posti in piazza.

ConTatto (Frascati)

Sui Colli Romani, la proposta di ConTatto di Luca Lodovici, chef, e Lorenza Cavani, maître, si basa sull’alta cucina, e su un lavoro di ricerca che ne fa un locale unico. Loro lo definiscono a  “chilometro sotto 0”: in una grotta di 170 metri vengono stagionati e affinati alcuni prodotti. Interessante il risotto all’acqua di Fiuggi preparato con riso stagionato in loco per tre mesi, in modo da perdere amido. Da segnalare formaggi, salumi e sottaceti affinati in grotta. Così come i funghi e il cioccolato per il gran finale.

Putia dell’Ostello (Catania)

Questo locale (che ha anche un ostello) è un’autentica osteria con tanto di piano bar, musica e atmosfere speciali. Si trova in pieno centro, in piazza Currò, a due passi dal Duomo in una grotta lavica vulcanica, dove scorre anche un corso d’acqua. La proposta gastronomica va dalla pizza (preparata con la farina timilia) al sushi, ma non mancano hamburger e carni così come gli ottimi primi piatti a base di pesce. La sicilianità è rafforzata dall’immancabile presenza del cous cous. 

Le Grotte di Realdino (Carate Brianza)

Lasciamo Sud e centro Italia per approdare al Nord, nel piccolo borgo omonimo di Carate Brianza, dove le Grotte di Realdino risalgono al 1300. Si tratta, secondo la Regione, di uno dei più antichi ristoranti della Lombrdia. Oggi qui non si mangia nelle grotte, che sono però visitabili, ma davanti; lo si farà presto perché i lavori di ristrutturazione sono già partiti. I due nuovi soci, da febbraio, Lorenza Medola e lo chef Alessandro Rossi, offrono una cucina semplice di tradizione lombarda, con una particolare attenzione per l’impiattamento. Risotti, salumi, cotoletta sono un must, ma il tocco gourmet c’è eccome. E l’ospite è sempre coccolato, un aspetto al quale Lorenza tiene tantissimo.

Francesco Velluzzi,
settembre 2025

In copertina ConTatto

Francesco Velluzzi
Francesco Velluzzi

Francesco Velluzzi, per quasi tutti Bibi, è nato a Cagliari nel 1966. A Milano dal 1992 per scrivere di basket, dal 1997 è alla Gazzetta dello Sport ma ha scritto e lavorato anche per Corriere della Sera, Radio Rai e Rtl 102,5. Giornalista per passione, si occupa tanto di calcio, ma per non vivere di solo pallone, adora imparare con il food! Ama – da buon sardo – il maialetto arrosto, ma pure il ragù, il polpo e la zuppa inglese. Ha scritto anche due libri: “Mio marito è un calciatore” edito Sonzogno e “I peccati di gola dei campioni” per Trenta Editore

Francesco Velluzzi, per quasi tutti Bibi, è nato a Cagliari nel 1966. A Milano dal 1992 per scrivere di basket, dal 1997 è alla Gazzetta dello Sport ma ha scritto e lavorato anche per Corriere della Sera, Radio Rai e Rtl 102,5. Giornalista per passione, si occupa tanto di calcio, ma per non vivere di solo pallone, adora imparare con il food! Ama – da buon sardo – il maialetto arrosto, ma pure il ragù, il polpo e la zuppa inglese. Ha scritto anche due libri: “Mio marito è un calciatore” edito Sonzogno e “I peccati di gola dei campioni” per Trenta Editore

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