La qualità sta nel nome: il toponimo, che dava menzione al podere già in epoca medioevale, deriva dalla composizione dei terreni, formati da substrati calcarei di sabbia, argilla e creta, habitat ideale per allevare viti di alto lignaggio. Tra i vini prodotti da Roberto Guldener, imprenditore di Zurigo nel campo della moda convertito al mondo del vino, ben figura il Campaccio, supertuscan dal colore rubino compatto con sfumature granato e ottima consistenza. Al naso è ampio e affascinante, con sentori speziati subito protagonisti della scena olfattiva: si liberano dal calice note pungenti di pepe nero e chiodo di garofano, venature lignee dall’impronta balsamica e aromatica, sentori di tabacco da pipa. Emerge successivamente il frutto, che stempera e addolcisce il bouquet con note di frutti di bosco maturi. In bocca l’esordio è morbido ed equilibrato, con un prezioso apporto di freschezza e tannicità ancora vivace, ma del tutto integrato all’estratto. Lunga ed elegante, la persistenza delle sensazioni riporta sulla scena note di spezie fini.
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