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ViniBere beneI nettari friulani secondo Martellozzo

I nettari friulani secondo Martellozzo

Il Friuli è un territorio all'apparenza arido, ma in realtà garantisce un microclima perfetto alla crescita delle viti e delle uve. In queste terre opera l'azienda Martellozzo, che, nelle sue bottiglie, esalta l’unicità aromatica della viticultura locale

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Un territorio particolare quello del Friuli occidentale, nei pressi del fiume Tagliamento: i terreni, simili a steppe, sono prevalentemente sassosi e ghiaiosi. Le pietre di dimensioni più minute, mano a mano che ci si avvicina al mare, garantiscono condizioni climatiche costanti: le pietre bianche assorbono il calore dei raggi solari, proteggendo le viti e garantendo un’importante escursione termica giorno-notte. Il risultato? Una concentrazione notevole di sostanze aromatiche nei chicchi che danno poi vita a vini profumati ed eleganti. Non è tutto: in questi luoghi la crescita della vite è favorita da un microclima che gode delle brezze tiepide provenienti dal mar Adriatico e della protezione delle Alpi Carniche. Non è un caso, quindi, che in queste zone la viticoltura sia stata praticata da sempre, da tutti popoli e le dominazioni che si sono susseguiti nel corso dei secoli in questa vasta pianura. 

Azienda Martellozzo
Proprio qui, a San Quirino (Pn) in questo terroir così particolare e unico, ha sede l’azienda Martellozzo. Wine maker da oltre 100 anni, la famiglia Martellozzo, originaria del Veneto, ha scelto di far crescere in Friuli Venezia Giulia la sua azienda, con la mission di valorizzare i vitigni autoctoni ed esprimere al meglio le potenzialità di quest’area, investendo sulla ricerca, per garantire alti standard qualitativi, con particolare attenzione alla sostenibilità e all’impatto sociale, in modo da preservare e valorizzare il tessuto agricolo locale. Martellozzo disegna così un esempio virtuoso di imprenditoria familiare, capace di attualizzare una vocazione di generazioni.

La Ribolla Gialla
E così dai vigneti della maison nasce una collezione di vini che racconta l’unicità di questo terroir e che già nel nome (Loggia dei Colli) rende onore alla civiltà contadina: la loggia, infatti, è il portico rustico dove, per tradizione, si celebravano le feste del raccolto, prima fra tutte la vendemmia. E l’etichetta riporta, stilizzato, il profilo di una casa colonica sulla sommità di una collina. È una linea di vini bianchi e rossi, coltivati nei terreni più vocati per ciascuna varietà, come,  per esempio, la Ribolla Gialla Loggia dei Colli I.G.T. VENEZIA GIULIA. Quello della Ribolla Gialla è un vitigno a bacca bianca antichissimo (se ne parla già dal 1300!), che beneficia di un clima temperato, moderatamente ventoso e di una buona escursione termica tra giorno e notte. Si tratta di un vitigno dalla maturazione lenta, che normalmente si vendemmia a fine settembre: il suo essere tardivo permette di sviluppare il bouquet che rende la Ribolla Gialla un vino elegante e dall’equilibrio perfetto. Il suo sapore è asciutto, caratterizzato da una piacevole acidità, che lo rende un vino fresco e profumato. Le importanti escursioni termiche e un ambiente ricco di biodiversità consentono di raccogliere uve mature e con un interessante corredo aromatico.

Un bianco elegante
I grappoli della Ribolla Gialla Loggia dei Colli I.G.T. VENEZIA GIULIA vengono raccolti a mano, sottoposti a pressatura soffice e la fermentazione viene eseguita con lieviti selezionati a temperatura controllata per un periodo di circa 15 giorni. Il vino rimane sul deposito fine in favore di una maggiore complessità aromatica. Il risultato è la Ribolla Gialla Loggia dei Colli I.G.T. VENEZIA GIULIA, un bianco versatile e leggero, dal colore giallo paglierino scarico, con leggere sfumature verdognole e dal bouquet elegante e armonioso con una presente parte minerale e una floreale di piante e di erbe primaverili. Perfetta per l’aperitivo si sposa bene con antipasti, minestre della tradizione, creme e vellutate ed è ottimo accompagnamento di piatti di pesce ben conditi (provatelo sul nostro fritto misto di pesce e sugli spaghetti con tonno fresco e pesto di pistacchi).

Il Refosco dal Peduncolo Rosso
Tra i rossi, non poteva mancare il Refosco dal Peduncolo Rosso  Loggia dei Colli I.G.T. TREVENEZIE. Considerato, infatti, il re tra i vini rossi friulani, il Refosco è capace di esprimere una struttura apprezzabile. Nasce tra i terreni alluvionali della fascia collinare del Friuli-Venezia Giulia e, dopo la fermentazione alcolica e la fermentazione malolattica, viene affinato in grandi botti fino a primavera. Si presenta, alla vista, con un seducente colore rosso rubino dai riflessi violacei pronti a virare al granato con il trascorrere del tempo. Al naso presenta un corredo fragrante di frutti rossi in cui dominano le note di ciliegia matura, di lampone, mirtillo e mora.

Un rosso grintoso
Solido e grintoso, con un tannino ben presente e vellutato, il Refosco dal Peduncolo Rosso Loggia dei Colli I.G.T. TREVENEZIE ha una buona struttura e acidità e grazie a queste caratteristiche si può abbinare a primi piatti saporiti e minestre di legumi (come la nostra zuppa di cicerchie) e dà il meglio di sé in abbinamento alla carne di manzo (la tagliata di manzo al ginepro) e alla selvaggina.

Di Enrico Saravalle
Settembre 2022


Azienda Martellozzo

martellozzo.com
FB pieramartellozzo
IG @martellozzowines

 

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