È l'Italian food per eccellenza, tanto che in tutti gli angoli dei cinque continenti la pasta è conosciuta così, con questo nome originale e intraducibile.
Gragnano
Ed è Gragnano, piccolo centro campano a due passi dalla splendida Costiera amalfitana, che da sempre sostiene di aver dato i natali all'industria pastaia. Fino a ottenere, nel 2010, il riconoscimento della denominazione Igp Pasta di Gragnano. Nell'Ottocento il paese contava già cento pastifici moderni:la ragione di cotanta fioritura era dovuta al microclima locale, ventilato e leggermente umido per via del mare, cos vicino. L'ideale per l'asciugatura lenta e graduale della pasta, vero must per ottenere le migliori caratteristiche di gusto e tenuta di cottura. Oggi viene fatta in forni a basse temperature che imitano l'essiccazione naturale, per un tempo che va dalle 24 alle 36 ore e più. Fondamentali per la lavorazione della pasta sono anche le trafile in bronzo, che ne rendono la superficie ruvida e porosa per catturare al meglio il condimento; nascono così le tipiche specialità gragnanesi: paccheri, ziti, vermicelli lunghi lunghi da spezzare a mano e maccheroni, nome che un tempo indicava tutti i formati di pasta.
Campofilone
Lo confermano i maccheroncini di Campofilone, che in verità sono tagliolini sottilissimi. Di tradizione antica, sono diventati famosi solo negli anni '80, e oggi sono una prelibatezza per gourmand. A base di farina di grano duro e tuorli d'uovo (tradizionalmente, 10 ogni kg di farina), trafilati al bronzo ed essiccati a basse temperature, hanno profumo intenso e una straordinaria resa in cottura, tanto da essere considerati tra le migliori paste all'uovo italiane. Vengono prodotti solo nella zona di Campofilone, delizioso borgo medievale a pochi chilometri da San Benedetto del Tronto, sulla costa marchigiana. Per assaggiarli, vale il viaggio la sagra dedicata che si tiene, ogni agosto.
Veneto
Anche il Veneto, tradizionalmente vocato a riso e gnocchi, vanta una pasta trafilata tipica: i bigoli, sorta di grossi spaghetti. A differenza di questi, sono di grano tenero o integrale, i cosiddetti "bigoi mori" (anche se oggi si trovano più facilmente di grano duro). I condimenti più classici? Con la "sardea" -
sarde sotto sale stemperate nell'olio d'oliva - un tempo riservato ai giorni di magro, o con ragù di anatra. Un piatto "storico" che si può assaggiare a Zanè (Vicenza) il giorno della festa del Rosario (a ottobre).
Paola Mancuso
luglio 2023
Aggiornamento disponibile!
Fai tap sul pulsante AGGIORNA per aggiornare la Web App.
AGGIORNA ANNULLA
Installa la Web App Le ricette di Sale&Pepe sul tuo iPhone.
Fai tap su e poi
"Aggiungi a Home".
Sei offline, alcune risorse potrebbero non essere disponibili. Verifica la connessione.
Naviga il sito con il tuo smartphone per installare Le ricette di Sale&Pepe sul tuo dispositivo.
Installa la Web App Le ricette di Sale&Pepe sul tuo iPhone.
Fai tap su e poi
"Aggiungi a Home".
Aggiungi Le ricette di Sale&Pepe alla schermata Home.
Clicca qui per leggere la guida.