Non si parla di altro, quando il sole tramonta e arriva l’ora del meritato relax, magari davanti a un buon bicchiere di vino, prima di rincasare. È la discussione – con l’amica, il collega, la compagna – sul dove andare a prendere l’aperitivo. E ultimamente in effetti le proposte alternative al classico bar non mancano: l’ultima in ordine temporale ad affermarsi come trend è quella di andare a bere un bicchiere e assaggiare qualche stuzzichino direttamente nei negozi. Tra questi, è la macelleria il must del momento: che prolunga il suo orario canonico di apertura e tiene aperto ben oltre le 19,30, proponendo sul bancone, con i tagli di carne in bella vista nel refrigeratore, taglieri, appetizer, bocconcini, finger food, rigorosamente (o quasi) a base dei prodotti venduti a peso durante il dì.
Come funziona l’aperitivo in macelleria? Da nord a sud le proposte sono molte e diverse. Il filo conduttore è l’abbinata tra piattino e bibita, alcolica o analcolica (anche se in macelleria, il re nelle scelte resta il bicchiere di vino). Si mangia e si chiacchiera in piedi, il bancone del negozio fa le veci del bancone del bar, gli stuzzichini cambiano a seconda del giorno e del locale.
A Milano per esempio ogni giovedì sera la macelleria Maggio di viale Monza prolunga l’orario, e sulla sua pagina Facebook si può trovare il menu che accompagna l’aperitivo. Si va dalle tartare ai ravioli, dai salumi ai pecorini, la carne è il fil rouge ma l’aperitivo è vario e abbondante tanto da diventare quasi una cena in piedi.
Sempre a Milano, dove l’aperitivo in macelleria è un trend delle ultime stagioni, in porta Venezia c’è la macelleria Pellegrini, dove a pranzo si mangia proprio, un piatto del giorno a base di carne e bevanda, e talvolta la sera si organizzano aperitivi a tema, anche se si tratta di eventi speciali non continuativi.
In zona Navigli, ancora a Milano, nel mercato di Piazza XXIV Maggio, la Macelleria Popolare è un banco dove alla sera si cucina espresso e si degusta con calice di vino, trasformando l’esperienza del mercato in una cena o in un aperitivo: rosticini, spiedini, tagliate… Basta chiedere e la carne è servita, con il modello vincente dello street food.
A Torino, città in cui l'aperitivo è da sempre una cosa seria, in Borgo San Donato tiene aperta anche la sera la macelleria del Maestro del Gusto Giovanni Giampaolo: vitello, salsiccia, polenta e formaggi, e poi il suo sushi di carne piemontese per cui è diventato famoso sono tutti da assaggiare mentre si degusta l'aperitivo.
A Brescia da molti anni la macelleria Lanzani si è trasformata in un locale dove si comincia già dalle colazioni, affiancando il bar al negozio. Quando arriva la sera è il momento atteso dello spritz (che qui è chiamato Pirlo) con stuzzichini di carne, salumi e prelibatezze direttamente dal bancone.
In Toscana l'area del Chianti è ricca di formule macelleria-aperitivo: ne citiamo due, l'Antica Macelleria Cecchini di Panzano in Chianti, dove l'aperitivo è solo a pranzo, tra crostini di lardo e salumi vari annaffiati dai rossi locali, e l'Antica Macelleria Falorni di Greve in Chianti con carni, salumi, formaggi e una tessera prepagata per assaggiare i vini della zona.
Eva Perasso
aprile 2017
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