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News ed EventiPiaceriMazzetti d’Altavilla: eccellenza artigianale nel cuore del Monferrato

Mazzetti d’Altavilla: eccellenza artigianale nel cuore del Monferrato

Storica distilleria piemontese dal 1846, produce grappe e distillati artigianali di alta qualità da vinacce autoctone. Visite, degustazioni e sostenibilità completano l’esperienza

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La creazione del Regno d’Italia non rientrava ancora nelle agende istituzionali del continente ma nel Monferrato c’era già chi distillava vinacce, ipotecando così un posto nell’elenco delle aziende più longeve del Paese e rinsaldando la tradizione tutta italica della grappa. In quel 1846 a Montemagno, nel cuore del Monferrato, Filippo Mazzetti raccoglieva di cantina in cantina le vinacce -un insieme di bucce e vinaccioli considerato allora un prodotto di scarto nel processo di produzione del vino- nobilitandole grazie alla produzione di grappa. Suo figlio Filippo ne consolidò la fama tanto che oggi la Mazzetti d’Altavilla viene guidata dalla sesta e dalla settima generazione che ha nel distillato di vinacce il punto di forza. La sede della produzione e amministrativa nel frattempo è stata trasferita in un ex monastero di suore clarisse in Altavilla Monferrato: non poteva essere scelto luogo migliore per la… elevazione dello spirito. Dal poggio aperto a tutto campo sulle dolci colline si coglie l’anima dei luoghi intorno, dove la biodiversità è ancora di casa: terreni coltivati a cereali, a frutta si alternano alla vigna e a macchie di bosco. Una delle scelte più radicali di Mazzetti d’Altavilla è proprio legata all’origine della materia prima, costituita da vinacce raccolte dalle numerose cantine intorno (comunque piemontesi), e alla trasformazione delle vinacce separate per varietà d’uva.

Spiega infatti Sanzio Evangelisti, maestro distillatore e marito di una delle tre sorelle Mazzetti che rappresentano la sesta generazione, che “è opportuno evitare lunghi viaggi alle vinacce perché esiste il pericolo di perdere profumi e aromi, particolarmente fragili”. Entro un’ora o poco più dal termine della spremitura degli acini le vinacce arrivano nell’impianto di trasformazione da Langhe, Canavese e Monferrato, grazie alla posizione facilmente raggiungibile di Altavilla Monferrato. “Chiediamo alle cantine di farci avere le vinacce non oltre 48 ore dalla separazione della parte solida da quella liquida per poter rappresentare al meglio i vitigni che ci vengono proposti: Brachetto, Ruchè, Nebbiolo, Arneis, Timorasso o la rara Malvasia di Casorzo d’Asti” continua. Lunghi tragitti comporterebbero inevitabilmente la perdita di alcune note negli aromi, vanificando il certosino lavoro nella scelta delle vinacce e dell’accurata distillazione. Infatti la distillazione avviene utilizzando un impianto in sottovuoto in cui si toglie l’aria dal sistema per abbassare la temperatura di distillazione, preservando tutti i profumi, da quelli più delicati ai più intensi. Una volta che la vinaccia è stata inserita negli alambicchi si chiude il coperchio e si scalda lentamente inviando il vapore affinché la parte alcolica sia convogliata nella colonna distillatrice. La premura più incombente sarà allora di scartare la testa, la prima parte della distillazione che talvolta ha profumi sgradevoli, e la coda che pure contiene sostanze indesiderate che alterano l’aroma finale. Un procedimento che ha della magia in quanto si ottiene un elemento liquido da un elemento solido e al quale sovrintende proprio Evangelisti.

Attratti dalla puntigliosità con cui si lavora all’interno della distilleria, ogni anno decine di migliaia di turisti partecipano alle visite guidate seguite da interessanti degustazioni. La collezione di grappe comprende le forme giovane, invecchiata o riserva oltre alle versioni barricate e blend che maturano in botti usate per altri distillati o vini aromatizzati. Per chi vuole regalarsi una raffinatezza c’è però 7.0 Le Origini, la grappa barricata ottenuta con le vinacce del Vigna del parroco Ruchè, vitigno salvato da don Giacomo Cauda e vigneto piantato dallo stesso parroco negli anni Sessanta, oggi proprietà dell’Agricola Ferraris di Castagnole Monferrato (ferrarisagricola.com): una squisitezza tutta locale.

Negli ultimi anni Mazzetti d’Altavilla ha ampliato la propria offerta con gin e whisky. La domanda di gin, si sa, sta attraversando un momento d’oro grazie alla capacità di questo distillato di miscelarsi con altre bevande. Al gin London dry, come vuole la dicitura stessa secco e aromatico, tutti gli aromi provengono da botaniche naturali che conferiscono note balsamiche di menta e rosmarino e agrumate al prodotto finale. Sono ben 18 quelle presenti nella Black Edition, dalla struttura robusta speziata, con buona alcolicità (46 gradi). Il nuovissimo whisky Animo ha invece la titolarità di essere definito completamente Fatto in Italia poiché l’orzo da maltare proviene da appezzamenti nostrani. L’attenzione nella scelta delle materie prime risulta pertanto una delle caratteristiche intorno a cui gira tutto il lavoro di Mazzetti d’Altavilla. Tanto che anche il ristorante della tenuta porta un nome evocativo, Materia prima. Aperto nel fine settimana e per eventi, propone anche abbinamenti tra cibo e distillati. Da provare le mezzelune di faraona e mele macerate al brandy condite con pomodorini confit e scaglie di toma stagionata in accostamento vibrante con la grappa di Arneis giovane. Una carrellata finale nello spaccio permetterà di portarsi a casa lo spirito di Mazzetti d’Altavilla.

mazzetti.it

Riccardo Lagorio,

luglio 2025

 

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