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CucinaLe alghe, quelle buone da mangiare

Le alghe, quelle buone da mangiare

Il mare, oltre ai pesci e crostacei, offre alimenti meravigliosi. Come le alghe, che a contrario di quanto si pensa di solito sono buonissime e possono essere mescolate nelle insalate, insieme alle zuppe o possono fungere da involucro per i finger food dal sapore etnico fusion.

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Le alghe sono considerate l’alimento del futuro, un ingrediente fondamentale per combattere la fame nel mondo e uno degli organismi viventi che produce la maggior parte di ossigeno del pianeta.


Nell'arcipelago giapponese di Okinawa, dove la percentuale di centenari sfiora il 35 per cento, le alghe fresche o disidratate sono una presenza costante sulla tavola di tutti i giorni come piatto unico, contorno e condimento. Le "verdure di mare" sono infatti un alimento bilanciato che fornisce proteine, vitamine (in particolare del gruppo B, ma anche C ed E), ma anche clorofilla, fosforo, calcio, magnesio e soprattutto iodio, l'indispensabile "carburante" della tiroide. L'alga Kombu, o "laminaria", è il jolly della cucina macrobiotica. Detta anche Kelp, è fortemente depurativa e, grazie alle sue mucillagini, prolunga il senso di sazietà: in polvere o fogli, insaporisce il riso bianco e il brodo e, aggiunta all'acqua di cottura dei legumi, li arricchisce di minerali, ne ammorbidisce la buccia e li rende più digeribili. Le alghe Hijiki, invece, si presentano come filamenti da ammollare in acqua: sono una miniera di calcio biodisponibile e sono perfette nelle insalate, in cui possono sostituire il sale, come condimento per gli spaghetti di soba o saltate con tahina (pasta di sesamo) e semi di girasole tostati. Simili nell'utilizzo, e tra le più diffuse, le Wakame che, tostate e sbriciolate si sposano bene al riso, soprattutto integrale.


Alternative salutari 


La Nori, l'alga che avvolge il sushi, ha un significativo contenuto in proteine. Tagliata a strisce e abbrustolita permette di ottenere snack croccanti, sani sostituti delle chips. Esiste anche in fiocchi, da spolverizzare sui sughi vegetali, ai quali regala un delicato sentore di mare. La Dulse è una generosa fonte di ferro: dal gusto lievemente piccante, sminuzzata si cosparge sulle verdure alla piastra ed è ottima nei passati, in sostituzione del dado.


Le alghe a tavola


Nei mari del mondo esistono oltre 10mila tipi di alghe e molte di queste potrebbero essere coltivate negli oceani per nutrire uomini e animali. Come prima cosa è necessario cancellare dall'immaginario collettivo l'idea che abbiamo delle alghe: molli, viscide, puzzolenti. In realtà la verdura del mare ha tanti aspetti positivi e notevoli proprietà nutritive: ricca di proteine, sali minerali e vitamine è in grado di sostituire completamente carne e latticini. Inoltre è rispettosa dell'ambiente, non ne altera l'equilibrio perché non necessita di pesticidi o concimi chimici, è OGM free e rispetta la terra coltivabile.
Non a caso, tanti chef famosi e start-up nel campo alimentare hanno raccolto la sfida e stanno utilizzando le alghe come ingredienti principali per preparazioni gourmand. Il successo sembra essere assicurato.


Ormai, infatti, è possibile trovarle anche in molti supermercati oppure nei negozi di alimenti etnici. Ovviamente, in alternativa c'è sempre il commercio online, anche se è sempre consigliato sceglierle di qualità e con un buon controllo delle etichette. Al contrario le alghe fresche, invece, non sono facili da trovare, ma ci si può rivolgere direttamente ai ristoranti orientali che le propongono nei menù.

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