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Le patate per fare gli gnocchi sono quelle bianche, farinose, dolci che si mescolano alla farina fino a rendere un impasto sodo ma malleabile. Tagliati a tocchetti cuociono in una manciata di minuti e si scolano appena emergono in superficie. Perfetti per un condimento morbido e voluttuoso, dove la dolcezza pungente degli scalogni incontra il carattere deciso del prosciutto crudo e del pecorino romano. Fintamente rustici, gli gnocchi diventano subito un piatto raffinato.
Igp dal 1997, lo scalogno di Romagna si è rivelato un aromatico vegetale con caratteristiche desiderate dalla gastronomia contemporanea per il piacere ricercato che dona al palato e la salubrità che deriva dall'apporto di sali minerali.
1 Ritagliate 3 fogli di alluminio e 3 di carta da forno di 22x30 cm: disponete quelli di carta sugli altri. Distribuitevi gli scalogni non sbucciati e incisi a metà nel senso della lunghezza, richiudete i cartocci e infornateli a 220° per 15 minuti e poi a 170° per altri 30 minuti.
2 Intanto, lavate le patate e lessatele in acqua per 25-30 minuti dall'ebollizione. Scolatele, sbucciatele e passatele allo schiacciapatate facendo cadere il purè sulla spianatoia. Lasciatele intiepidire e poi impastatele con la farina, i tuorli, 1 cucchiaio d'olio, sale e pepe; lasciate riposare il composto per 3-4 minuti. Riducetelo in filoncini di 1,5 cm di diametro sul piano infarinato e tagliateli a tocchetti di 2,5 cm di lunghezza. Schiacciateli leggermente con il pollice sui rebbi di una forchetta per sagomare gli gnocchi.
3 Prelevate la polpa degli scalogni con un cucchiaino. Fate sciogliere il burro in una larga padella con il timo, aggiungete il prosciutto e rosolatelo per 2 minuti. Unite la polpa degli scalogni e proseguite la cottura per 4-5 minuti mescolando spesso. Lessate gli gnocchi in abbondante acqua bollente salata e scolateli con un mestolo forato quando vengono a galla (potete cuocerli in più riprese) depositandoli via via nella padella con il condimento. Saltateli brevemente e serviteli subito con il pecorino.
Giugno 2025
Ricetta di Elena Tettamanzi, foto di Laura Spinelli