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News ed EventiNews"Ristoranti contro la fame" festeggia i primi 10 anni

"Ristoranti contro la fame" festeggia i primi 10 anni

Dal 2015 ad oggi, la campagna solidale di Azione contro la fame ha raccolto 1 milione di euro grazie alla collaborazione con chef, ristoranti, catene del food

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“Possiamo darvi numeri e dati circa la nostra attività, in Italia e nel mondo. Ma un bambino che ha fame non è un numero, è un bambino. E nei 10 anni di Ristoranti contro la fame l’abbiamo tenuto sempre bene a mente”. Esordisce così Simone Garroni, Direttore Italia di Azione contro la fame, ong internazionale impegnata nella lotta alla malnutrizione che dal 2015 promuove l’iniziativa solidale Ristoranti contro la fame. 
Ma i numeri evidenziano oggi un importante traguardo: dieci anni di impegno della ristorazione italiana e quasi 1 milione di euro raccolti grazie a chef, ristoranti e catene in tutta Italia, di cui 250mila soltanto durante l’ultima campagna. I fondi hanno sostenuto progetti in contesti di emergenza come India, Sahel, Libano, Repubblica Centrafricana e Congo.

Ma anche in Italia. “Non dimentichiamo che negli ultimi 15 anni la povertà assoluta nel nostro Paese è quasi triplicata” continua Garrone. “Un trend terribile, che richiede impegno per essere arginato. E tanta speranza”.

Un riconoscimento per l’impegno e le idee

L'ultima edizione di Ristoranti contro la fame ha visto coinvolte oltre 300 realtà, tra ristorazione indipendente, catene e partnership strategiche. Tante le idee, anche fantasiose, che sono state messe in atto per la raccolta di fondi: dalle cene benefiche ai piatti solidali, a interi menu fino alle donazioni con le formule più svariate.

Tra i tanti partecipanti premiati per l’occasione, ristoranti stellati e grandi nomi come Da Vittorio, Venissa, Sadler e il giapponese Armani/Nobu di Milano, che detiene il primato di contributi raccolti nel decennio; i fedelissimi Innocenti Evasioni, Filippo La Mantia e Terrazza Palestro. Non mancano le catene: Bomaki, Bun Burgers, Lievità e Investfood (con brand come Nima Sushi e Pokéria) e tante altre ancora. A conferma del fatto che la solidarietà si può declinare in ogni formato.

Non solo al ristorante

In Italia, Azione contro la Fame ha inoltre portato avanti il programma di inclusione sociale “Mai più fame: dall’emergenza all’autonomia”, che prevede supporto alla spesa ma soprattutto un percorso di educazione nutrizionale e di accompagnamento concreto verso l’inserimento lavorativo. Grazie a questo progetto ha sostenuto 410 famiglie a Milano e Napoli, con risultati rilevanti: il 59% dei partecipanti ha trovato lavoro e ha migliorato sensibilmente la qualità dell’alimentazione, riducendo il consumo di fast food e cibi ultra-processati, tipico di chi ha un budget minimo a disposizione. Importante poi la collaborazione con Solidando, iniziativa promossa da IBVA - Istituti di Beneficenza e di Assistenza, che, grazie al recupero di eccedenze alimentari, mette a disposizione un social market con cibi freschi gratuiti o a prezzi agevolati, e altri servizi mirati.

Nuove voci del food e partner d’eccellenza

Alla decima edizione di Ristoranti contro la fame hanno contribuito anche Giano Lai e Francesca Manunta, content creator del canale @cosamangiamooggi, che attraverso un reportage in India hanno raccolto oltre 30.000 euro. Fondamentale poi il contributo di partner d’eccellenza come Ferrari Trento, Metro Italia, Michelin Italia, Radio Deejay, UBRI (Unione Brand Ristorazione Italiana) e, ultima in ordine di tempo, FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), che hanno sostenuto l’iniziativa con grande responsabilità sociale.

Una grande comunità

“Gli aiuti economici sono essenziali certo” conclude Simone Garroni, “ma è importante aiutare chi è in difficoltà a ritrovare fiducia in se stesso, a riproiettarsi in una vita dignitosa. Siamo una grande comunità e insieme a noi si mettono in gioco i protagonisti della ristorazione, ma non solo. Abbiamo un’importante rete di collaborazioni con le altre organizzazioni benefiche, istituzionali e non, che lavorano sul territorio, e con i servizi sociali.

Ogni piccolo aiuto che riceviamo è importante, perché ogni singola vita che contribuiamo a migliorare conta tantissimo. Per questo confidiamo che le adesioni alla nostra campagna continuino ad aumentare. E che questi siano solo "i nostri primi 10 anni".

Barbara Galli,
maggio 2025

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