Si chiama kombucha, è originario della Cina e esiste da duemila anni. La bevanda effervescente dal sapore agrodolce, promette effetti benefici sulla salute e anche un pizzico di eternità (per chi ha voglia di crederci)
C'è una parola che rimbalza nei mercati biologici, nelle cucine stellate, nei gruppi social dedicati al benessere: kombucha. Ci sono tendenze che resistono alla prima grande onda di successo, che conquistano silenziosamente le nostre abitudini fino a diventare piccoli rituali quotidiani. Il kombucha è un sorso che sa di tempo lento, di gesti antichi e di quella ricerca di equilibrio che oggi rincorriamo in ogni dettaglio e anche in un bicchiere.
Il kombucha ha radici che si perdono nel tempo. La leggenda vuole che nasca in Cina più di duemila anni fa, era conosciuto come "elisir dell'immortalità" durante la dinastia dei Qin. Da lì viaggiò in Giappone, poi in Russia, cambiando nome e colore, ma restando sempre legato all'idea di un nettare speciale, di quelli che nutrono dentro e fuori. Gli ingredienti? Sono solo tre: tè (verde o nero), zucchero e SCOBY (Symbiotic Culture Of Bacteria and Yeast). Una massa gelatinosa di batteri buoni, enzimi e lieviti attivi, artefice della fermentazione.
Oggi il kombucha si presenta in mille vesti: dal più tradizionale, leggermente acidulo e fresco, a varianti profumate con zenzero, agrumi, frutti rossi o spezie. È una bevanda gourmet, tanto che alcuni ristoranti abbinano il kombucha a piatti raffinati o della tradizione, come i tonnarelli cacio e pepe, oppure il bollito misto, e creano soft drink per un'alternativa alla birra o ai cocktail. Ma il kombucha oltre a essere buono, disseta, è ricco di probiotici che favoriscono l'equilibrio della flora intestinale, di antiossidanti del tè, migliora la digestione, rinforza le difese immunitarie e dona una sensazione generale di vitalità.
Il kombucha si trova facilmente nei negozi biologici, nei reparti dedicati al benessere di alcuni supermercati, e naturalmente online. E poi c'è l'esperienza dell'home brewing (la birrificazione casalinga): prepararlo in casa è un rituale affascinante, che richiama la lentezza dei gesti antichi. Si parte da tè (verde o nero) zuccherato (con zucchero meglio se biologico, non trattato e naturale al 100%) e dallo SCOBY, che si può ricevere in dono da un'amica appassioanta o acquistare. Occorrono pazienza, attenzione, cura, qualche settimana di fermentazione in un vaso di vetro, un ambiente pulito e protetto per ottenere una bevanda viva, unica e benefica.
Come tutte le bevande fermentate, sviluppa una minima quantità di alcol naturale, dunque se si è in gravidanza o si hanno particolari sensibilità intestinali, è meglio fare attenzione.
Martina D'Amico,
settembre 2025
Giornalista per passione e innamorata della vita, esplora il mondo con lo sguardo (e il cuore) di chi trova emozione e bellezza dove nessuno si fermerebbe a cercarle. Viaggia, scrive e ama raccontare storie di valore, cultura ed enogastronomia. Incontra cuori ovunque e cucina solo quando è innamorata. Tra hotel di charme e atolli lontani ha imparato i segreti delle migliori cucine del mondo. Ama il tiramisù, i cieli pieni di stelle e le persone che brillano. @martinaadamico
Giornalista per passione e innamorata della vita, esplora il mondo con lo sguardo (e il cuore) di chi trova emozione e bellezza dove nessuno si fermerebbe a cercarle. Viaggia, scrive e ama raccontare storie di valore, cultura ed enogastronomia. Incontra cuori ovunque e cucina solo quando è innamorata. Tra hotel di charme e atolli lontani ha imparato i segreti delle migliori cucine del mondo. Ama il tiramisù, i cieli pieni di stelle e le persone che brillano. @martinaadamico