Torna la kermesse delle bollicine di alta qualità alla tre giorni del Trentodoc Festival, nell’omonimo capoluogo, dove paesaggio e buona tavola incontrano arte e cultura
Centinaia di calici sono già pronti ai blocchi di partenza per la quarta edizione del Trentodoc Festival, che dal 26 al 28 settembre riempirà di bollicine le strade del capoluogo ai piedi delle Dolomiti, dove crescono le uve di montagna che danno vita a spumanti unici. L’evento, promosso dalla Provincia autonoma di Trento, è un’occasione per promuovere l’enoturismo facendo scoprire ai visitatori belvedere nascosti, saloni affrescati, pittoreschi giardini insieme allo speciale bouquet del Trentodoc.
In Trentino ci sono oltre 10 mila ettari di terreno vitato. Di questi il 13% circa, fra i 200 e gli 800 metri di altitudine, sono destinati alla produzione di uva base spumante per 12 milioni bottiglie vendute in un anno. Le forti escursioni termiche regalano alle uve una complessità aromatica unica e il suolo calcareo trentino, ricco di calcare e di silicio, dona allo spumante un mix di profumi inimitabile, da provare e assaporare nella tre giorni dedicata.
Tutto insieme a personaggi dello spettacolo, che accompagneranno grandi enologi e sommelier negli incontri di degustazione e presentazione del territorio vitivinicolo alternati a show cooking e assaggi: manicaretti tradizionali e sperimentali a braccetto con le bollicine locali, prodotte dalle 69 case spumantistiche dell’Istituto Trentodoc.
E siccome il buon vino è il compagno ideale per fare convivio e riflettere insieme, tra gli appuntamenti in cartellone ci saranno anche tanti wine talks con importanti personalità della cultura, come il biologo naturalista Daniel Lumera, il filosofo Telmo Pievani che spiegherà come l’altitudine nel bicchiere fa la differenza o l’editorialista Riccardo Luna che inviterà a immaginare il futuro del vino nell’epoca dell’intelligenza artificiale. Tra i tanti ospiti ci saranno anche la scrittrice Ilaria Tuti, il bassista Saturnino, il cantautore Ghemon, l’imitatrice Lucia Ocone e il doppiatore Francesco Pannofino.
Per i curiosi gourmet non mancheranno golosi incontri incentrati sulla buona tavola condotti da cuochi famosi e stellati come Alessandro Negrini (Il luogo di Aimo e Nadia a Milano), Antony Genovese (Il Pagliaccio di Roma), Jessica Rosval (Al Gatto Verde di Modena) o Giovanni Tava (Uova di montagna di Monte Baldo, in provincia di Trento). Tra i temi trattati il ritorno alla tradizione, tendenza ipercontemporanea, o il concetto di meraviglia in cucina tra creatività e contaminazione, in contrapposizione alla globalizzazione.
Agli eventi in città si affiancheranno 128 appuntamenti nelle cantine per scoprire tutti i segreti del metodo classico trentino con visite guidate nelle sale di affinamento, cene scenografiche, laboratori di sboccatura e atelier artistici con brindisi annesso. Ma anche trekking o sessioni di yoga tra le vigne, per riallineare corpo e mente rendendo ancora più libera da un punto di vista sensoriale la degustazione dei tanti e vibranti Trentodoc.
Tutte le informazioni si trovano sul sito trentodocfestival.it e sull’app Trentodoc ci sono anche le schede tecniche di tutti gli spumanti e i suggerimenti per organizzare un tour più ampio con spunti naturalistici, sportivi e, naturalmente, enogastronomici.
Silvia Bombelli,
settembre 2025