Oltre alle indicazioni obbligatorie e ai claim nutrizionali e sulla salute, le etichette alimentari sono sempre più ricche di diciture di vario tipo. Spesso si tratta di slogan per attirare l'attenzione del consumatore, esaltare le caratteristiche del prodotto ed ispirare fiducia: consentiti, ma non regolati da leggi precise, molte volte non sono veritieri e funzionano da specchietto per le allodole. Vediamone alcuni diffusi.
Tradizionale, classico. I veri cibi tradizionali, come quelli a denominazione Dop, Igp, Stg o i PAT, seguono metodi di lavorazione codificati nel tempo e tipici di un particolare territorio, e in genere sono privi di coadiuvanti e additivi. Vediamo cosa significano nello specifico (fonte: https://www.governo.it/it)
DOP – Denominazione di Origine Protetta
La Denominazione di Origine Protetta è un nome che identifica un prodotto originario di un luogo, regione o, in casi eccezionali, di un determinato Paese, la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico ed ai suoi intrinseci fattori naturali e umani e le cui fasi di produzione si svolgono nella zona geografica delimitata.
IGP – Indicazione Geografica Protetta
L’Indicazione Geografica Protetta è un nome che identifica un prodotto anch’esso originario di un determinato luogo, regione o paese, alla cui origine geografica sono essenzialmente attribuibili una data qualità; la reputazione o altre caratteristiche e la cui produzione si svolge per almeno una delle sue fasi nella zona geografica delimitata.
STG – Specialità Tradizionale Garantita
I prodotti riconosciuti STG seguono specifici metodi di produzione e ricette tradizionali. Materie prime ed ingredienti utilizzati tradizionalmente rendono questi prodotti delle specialità, a prescindere dalla zona geografica di produzione. Attualmente sono state riconosciute 3 Specialità Tradizionali Garantite: la Mozzarella, la Pizza Napoletana e l' Amatriciana Tradizionale.
PAT - Prodotti Agroalimentari Tradizionali
Sono i prodotti agroalimentari caratteristici di un territorio e che, alla luce di una produzione tradizionale locale, consolidata e costante, meritano di trovare una valorizzazione sul mercato.
Artigianale...per davvero
Invece molti prodotti industriali (dolci, gelati, sostituti del pane, salse, salumi, formaggi ecc.) strillano in etichetta "tradizionale" pur contenendo additivi e aromi artificiali. Dunque bisogna controllare bene gli ingredienti. Artigianale, lavorato a mano ecc. Sono quasi sempre diciture ingannevoli perché i prodotti industriali non sono lavorati manualmente ma attraverso macchinari, almeno in gran parte del processo produttivo. Una circolare ministeriale già nel 2003 stabiliva che questi claim, anche se veritieri, non sono garanzia di qualità superiore.
a cura della redazione,
settembre 2023