Un viaggio nella capitale belga della birra dove, tra tradizione e innovazione, si possono scoprire birrifici storici, festival e degustazioni uniche
Tra le più conosciute e apprezzate dai beer addict, la birra in Belgio non è solo una bevanda ma è usata anche per cucinare, per insaporire golose preparazioni, per aromatizzare formaggi, ed è talmente amata che ha al suo attivo una trentina di musei a lei dedicati. La birra belga, inoltre, può appuntarsi all’occhiello anche il bollino UNESCO come “patrimonio culturale immateriale dell'umanità”. Lei è “molto più che alcol- secondo l'Unesco – è l’insieme di tradizioni ereditate e tuttora praticate, grazie alla trasmissione di generazione in generazione”. Senza voler togliere niente alle altre città del Paese, Lovanio è considerata da tutti (soprattutto dai suoi abitanti!) come la vera capitale della birra belga. Insomma, se il Belgio è il paradiso della birra, Lovanio ne è il sacro tempio. A soli 30 minuti da Bruxelles, questa città medievale dalle architetture gotiche nasconde (ma neanche troppo) un segreto spumeggiante: un legame secolare con la birra, che qui non è solo una bevanda, ma un’eredità culturale, un motore economico e una forma d’arte. Con oltre 700 anni di tradizione brassicola, Lovanio regala un viaggio sensoriale tra abbazie storiche, birrifici pionieri e innovazioni sorprendenti.
Il legame di Lovanio con la birra affonda le sue radici nel Medioevo, quando i “monaci bianchi” (i Norbertini erano chiamati così per il colore del loro saio) della vicina Abdij van Park (l’Abbazia del Parco) iniziano a produrre birra per sostentamento e ospitalità. Negli anni e nei secoli a seguire nascono le corporazioni dei birrai, tra le più antiche d’Europa, che regolamentano qualità e tecniche di produzione.
Nei primi anni del ‘700, Sebastian Artois dà vita a quello che diventerà un colosso globale: la Stella Artois, il cui nome omaggia una produzione nata come birra di Natale. Oggi il birrificio dove nasce la Stella Artois, nel quartiere di Vaartkom, domina lo skyline di Lovanio con le sue torri di fermentazione.
Va detto che ovunque, in città, si beve (birra, artigianale o industriale) bene e tanto. Pronti, allora, per una full immersion nel mondo dorato e spumeggiante della birra? Stella Artois propone tour che mescolano tecnologie futuristiche e cimeli d’epoca, come i mastelli in rame del 1926.
Più facile assistere da vicino al making of di una birra artigianale e fare una degustazione orizzontale (quattro tipi) delle specialità della casa da De Coureur (www.brouwerijdecoureur.be), il micro birrificio di Bart Delvaux nascosto nel quartiere suggestivo di Kessel-Lo.
Oppure ci si siede in uno dei tavolini di Oude Markt (letteralmente il Vecchio Mercato) dove una quarantina tra bar, bistrot e caffè si susseguono come tessere di un domino etilico. Nella piazza soprannominata “il bar più lungo d’Europa”, si può bere letteralmente ogni stile: dalle tripel trappiste servite in calici da 33 cl alle kriek (birre alla ciliegia).
Nel Brabanthal, collegato con la stazione ferroviaria di Lovanio da shuttle bus gratuiti, in aprile si tiene lo Zythos Bierfestival, appuntamento ideale per i pils addict: sotto un unico tetto, è possibile incontrare oltre 100 produttori artigianali di birra e assaggiarne più di 500 tipi diversi. Un evento imperdibile non soltanto per gli appassionati ma anche per tutti i viaggiatori che vogliono scoprire da vicino la cultura birraria belga. Artigianalità, cultura della birra e innovazione sono le parole chiave del Leuven Innovation Beer Festival che si tiene in agosto: un tuffo nel futuro della birra con itinerari a tema, workshop e degustazioni. Sedici birrifici artigianali da tutto il mondo arrivano a Lovanio per presentare le loro birre originali e rivoluzionarie: dalle ricette agli ingredienti, dalle tecniche usate per la produzione al packaging.
Enrico Saravalle,
maggio 2025
Info: www.visitleuven.be