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San Valentino da bere

Diteci che coppia siete e vi diremo che vino scegliere per celebrare l'amore tra luci soffuse e mise en place rosso fuoco nel giorno di San Valentino

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San Valentino. La festa degli innamorati, si sa, divide. C’è chi ritiene che onorala sia uno spreco di energie e denari al perentorio grido «l’amore di deve dimostrare tutto l’anno» e c’è chi l’attende con gioia e si adopera per preparare anzitempo l’architettura di una serata indimenticabile. "È la democrazia, bellezza". Ma è altrettanto bello pensare che in un mondo che va di corsa, obnubilato da crisi e brutture di vario genere, ci sia ancora chi, nonostante tutto, abbia voglia di sussurrare un «ti amo» proprio quella sera, il 14 febbraio. A bassa voce, tra luci soffuse e mise en place rosso fuoco. Naturalmente davanti all’immancabile bottiglia di vino. Nasce da questo ideale fotogramma l’idea di suggerire senza particolari pretese che cosa degustare nel giorno dell’amore. Sale & Pepe ha deciso di farlo con sana leggerezza, quasi fosse un gioco, immaginando diverse tipologie di coppie.

LA NEO COPPIA AL SUO PRIMO SAN VALENTINO
Lui, lei... A prescindere da chi sceglierà il vino, una cosa è certa: fare centro con il nettare, assicura punti. Sappiate che con un Franciacorta non si sbaglia mai. La denominazione è una garanzia di qualità, sinonimo di eccellenza. Chi cenerà in casa non avrà nessuna difficoltà a trovare un’ottima referenza in enoteca. Chi sceglierà il ristorante, scorrendo la carta dei vini alla voce bollicine, non resterà deluso. Il sorso pieno, fragrante, lungo, fodererà il palato di romanticismo. Una sola accortezza: la temperatura di servizio è importante. Una bolla ghiacciata, a dispetto di quanto si creda, annulla i profumi. Fredda (servitela, o fatevela servire) semplicemente fredda.

LA COPPIA COLLAUDATA, INESPERTA SUL TEMA
Guai a scegliere una bottiglia soltanto in base al prezzo, immaginando che questo, se alto, possa decretarne un’indiscussa qualità. Per brindare a un amore che dura da anni, senza avere particolari nozioni in merito al complesso mondo del vino, la scelta può ricadere su un Valpolicella Superiore Ripasso. Di buon corpo e struttura, ha tannini eleganti, a prova di palati più giovani e moderata acidità. In generale è un vino di piacevolissima beva, rotondo, e mai banale. È il nettare galeotto per appassionarsi a future e più complesse esperienze sensoriali.

LA COPPIA COLLAUDATA, ESPERTA DI VINO
In questo caso vince a mani basse il Pinot nero. Elegante, difficile, talvolta imprevedibile, capriccioso e perfino scorbutico. Esattamente come l’amore, si presta a interminabili dibattiti, fatto che richiede una certa attitudine all’ascolto e alla calma. Allergico per natura ai macro e micro trend, non sa che cosa sia la moda, resiste a tutto. Lo si ama da giovane, apprezzandone il colore, un rosso tenue, e i profumi, per lo più fruttati. Lo si ama nel tempo, quando vira al rosso aranciato e regale note speziate.

LA COPPIA IN CRISI CHE TENTA LA RISALITA
Calate l’asso, non badate a spese. È il momento di stupirla o stupirlo con le bollicine più blasonate del mondo. È tempo di Champagne. Un grande classico, intramontabile, che già nel nome predispone alla gioia. Seduce, incanta, accende entusiasmi. Non ha bisogno di particolari preamboli. La sua straordinaria versatilità lo rende perfetto per l’aperitivo, per accompagnare tutto il pasto, per concludere di serata. Come un diamante, è per sempre. Ci sono sublimi versioni rosé (suggerimento se è lui che deve farsi perdonare qualcosa!).

LA COPPIA SALUTISTA
Non importa che la scelta ricada su un bianco, un rosso, o una bollicina. Ciò che conta davvero è che sia biologico, quindi ottenuto da uve coltivate senza l’utilizzo di agenti chimici di sintesi e vinificate in cantina attraverso l’impiego di prodotti enologici certificati bio, con un quantitativo limitato di solfiti. La ricerca non è poi così complessa: basta osservare con attenzione l’etichetta che dovrà riportare il famoso logo europeo verde con una foglia stilizzata formata da stelline bianche.

LA COPPIA GOLOSA
Amarone uber alles. Senza riserve, senza se e senza ma. Possente, massiccio, avvolgente, perfino buono «da mangiare». Rosso che più rosso non si può, financo impenetrabile, invecchiando vira al mattone. Ha spiccati sentori fruttati e floreali (di viola soprattutto). Regala note speziate molto riconoscibili: liquirizia, cannella, noce moscata, chiodi di garofano. Metà perfetta di piatti succulenti, come arrosti, brasati, stufati... ideale con sughi elaborati in cui a farla da padrone è ancora una volta la carne. Idillio nel riso. Inutile fare i conti con le calorie e i sensi di colpa.

Chiara Risolo
febbraio 2023

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