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Un piatto di recupero della tradizione toscana, qui rivisitato con un pesce pregiato, bottarga e cetriolini. Rigorosamente con pane toscano
Dalla semplice e audace tradizione gastronomica toscana, la panzanella è tra i piatti di recupero più riusciti e amati anche fuori dalla regione. Pane sciocco e secco, ammollato in acqua e poi condito con pomodori freschi. Una ricetta umile, che nella nostra rivisitazione si arricchisce di due ingredienti ittici pregiati, il cefalo sott'olio e la bottarga.
Per la primavera la panzanella croccante è arricchita con erbette e asparagi, insolita la panzanella con carote e pesto alla salvia, molto creativo il gelato alla panzanella.
1 Bagnate le fette di pane sotto l'acqua corrente, mettetele in un piatto e lasciatele gonfiare. Poi strizzatele bene e sbriciolatele in una ciotola.
2 Affettate il sedano lavato, tagliate a metà i ciliegini lavati, affettate i cipollotti puliti, sbucciate il cetriolo, tagliatelo a metà, privatelo dei semi e riducetelo a dadini. Salate gli ortaggi separatamente. Mescolate il pane con tutte le verdure, condite la panzanella con una manciata di basilico lavato, sale, pepe, aceto e olio.
3 Sgocciolate il cefalo sott'olio, dividetelo in grossi pezzi e distribuitelo sulla panzanella. Spolverizzate il tutto con la bottarga e servite.
Ricetta di Alessandra Avallone, foto di Francesca Moscheni