VOTA
Gustoso e profumatissimo, questo secondo gourmand allieta la tavola delle grandi occasioni

Questa ricetta fu pubblicata nel 1956 su Le nostre tor, rivista dell'associazione Famija Albèisa, nata nel 1955 (tra i fondatori anche Mario Morra, imprenditore e ristoratore italiano, ricordato principalmente per aver reso noto il tartufo bianco) e oggi Ente Morale. Scelto un nobile e gustoso taglio di carne di vitello, le costolette sono rosolate nel burro nocciola, spruzzate di bino bianco, cosparse di Parmigiano e gratinate al forno. Sublime la guarnizione finale con il tartufo bianco.
Più pregiato di quello nero, il tartufo bianco, profumatissimo, va gustato crudo a lamelle sottili su carne, uova, tagliatelle e risotti. Provatelo anche sulla crema di patate, sui tagliolini all'uovo e sulle patate con uova di quaglia.

1 
Scaldate 1 cucchiaio di olio e il burro in una padella capiente finché il condimento avrà assunto un color nocciola. Rosolatevi le costolette 3 minuti per lato e poi sfumate con il vino bianco. Non appena avrà smesso di sfumare, prelevate le costolette sgocciolandole bene, trasferitele in un'ampia teglia senza sovrapporle e infornatele a 190° per 10 minuti.

2 
Affettate sottilmente il Parmigiano con l'aiuto di una mandolina, disponetelo sulla carne, impostate la funzione grill e proseguite la cottura per 3 minuti o finché si sarà formata una leggera crosticina.

3 
Distribuite le costolette nei piatti, irroratele con il fondo di cottura al vino rimasto nella teglia e completate con il tartufo ridotto in scaglie con la mandolina o con l'apposito attrezzo.
Dicembre 2025
Ricetta di Elena Tettamanzi, foto di Francesca Moscheni