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News ed EventiNewsTante stelle in meno ma anche un nuovo tristellato: le novità della guida Michelin 2026

Tante stelle in meno ma anche un nuovo tristellato: le novità della guida Michelin 2026

Tante stelle in meno ma anche un nuovo tristellato: ecco tutte le novità della guida Michelin 2026 in uscita

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Tante novità in questa guida e anche una moria di stelle, 20 in meno che perdono la prima stella anche se salgono alla ribalta 22 nuovi stellati. Una bella pulizia che la Michelin non faceva da tempo (anche se lo abbiamo visto recentemente negli Stati Uniti dove, per la prima volta, la Michelin ha voluto annunciare le perdite, e tra l'altro di ben 3 stelle Michelin: Alinea, The Inn at Little Washington e Masa). Nella nostra edizione della guida perde una stella Miramonti l’Altro di Concesio (Brescia), chef Philippe Léveillé, che segna la fine di un'epoca, quella di una sontuosa cucina francese da grand table. Ma anche Casa Vissani di Gianfranco Vissani, a Baschi (Terni) o ancora Arnaldo-Clinica Gastronomica di Rubiera (Reggio Emilia), considerato da sempre un evergreen, manteneva il macaron da 66 anni, ossia dal 1959. La Michelin sembra voler dar grande spazio al nuovo. Facendo molta polizia.

Un nuovo tre stelle nella costellazione Michelin

Ma c'è una grande novità: un nuovo tre stelle che la cerca da molto e che finalmente lo incorona nell'universo intergalattico della Michelin: a dominare la scena di quest'anno è La Rei Natura di Michelangelo Mammoliti, che raggiunge l’ambitissimo traguardo. Come riporta la guida: "Immerso a Serralunga d’Alba, nel cuore pulsante delle Langhe, il ristorante affascina con una cucina che intreccia natura, ricordi e ricerca, regalando un’esperienza sensoriale rara e profondamente legata al territorio". E non c'è un'incoronazione migliore per quella che è considerato anche il re del Tartufo bianco, visto che stiamo in stagione. E certo di strada ne ha fatta tanta per arrivare fin qui, prima da Marchesi, poi Alain Ducasse, Pierre Gagnaire, Yannick Alléno e Marc Meneau, tutti i "mostri sacri" della cucina moderna. 

Chi sono le nuove stelle Michelin

Un elenco che abbraccia tutta Italia con tante novità: ecco quali sono i nuovi stellati 

Badia - Porcino
Baia Sardinia - Capogiro
Cogne - Le Petit Bellevue
Firenze - Luca's by Paulo Airaudo
Forio - Isola di Ischia - Umberto a Mare
Forte dei Marmi - Sciabola
Limone sul Garda - Senso Lake Garda Alfio Ghezzi
Maranello - Cavallino
Milano - Procaccini
Milano - Abba
Napoli - Il Ristorante Alain Ducasse Napoli
Origgio - Olio
Portofino - Cracco Portofino
Recanati - Casa Bertini
Rimini - Da Lucio
Roma - INEO
Roma - La Terrazza
San Martino in Passiria - Quellenhof Gourmetstube 1897
Sant'Omero - Zunica 1880 a Villa Corallo
Sestri Levante - Rezzano Cucina e Vino
Tivoli - Al Madrigale | Nuova Cucina Rurale
Venezia - Agli Amici Dopolavoro

I nuovi due stella

Due nuovi importanti stellati per questa edizione, Davide Guidara a Isola Vulcano - I Tenerumi con la sua cucina gourmet rivolta al vegetale ma con vista sulle Eolie. Così lo descrive la Michelin: "Lo scenario è mozzafiato, e la straordinaria cucina “vegetale” — definizione scelta dallo chef Davide Guidara, che rifiuta gli stereotipi di “vegetariano” o “vegano” — non potrà che emozionarvi ulteriormente. Dalla sua cucina interamente a vista, viene proposto un unico menù degustazione a sorpresa (anche nel prezzo), pensato come un viaggio tra numerosi assaggi, spesso divertenti. Guidara, già premiato in passato come Young Chef, dimostra grande abilità nel valorizzare le produzioni invernali del proprio orto attraverso tecniche di conservazione come fermentazioni, macerazioni, cotture sotto aceto o sotto sale, alternandole con ingredienti di stagione". Il secondo doppia stella è in provincia di Verona, che dopo il 3 stelle dello scorso anno (12 apostoli di Perbellini) brilla di nuovo con lo chef Francesco Sodano di Famiglia Rana a Oppeano. Questa la sua descrizione: "Protagonista del nuovo corso è, da inizio 2024, il talentuoso chef Francesco Sodano, il quale propone tre percorsi degustazione: "Ricomincio da tre", ispirato alla Campania (sua regione d'origine, così come di Massimo Troisi da cui si è preso a prestito il nome) e ai piatti più riusciti del suo percorso personale; "The Doors", ove la creatività e la ricerca trovano soddisfazione (eccellenti i paccheri in salsa di estrazione di cicoria e conditi - oltre che da un'ostrica cruda - da una grattugiata di una specie di bottarga creata partendo da frutti di mare); infine “Vegetale”, imperniato attorno all’orto, dove si mette al centro di ogni piatto la fragranza e il sapore delle verdure e degli ortaggi, resi ancora più unici grazie ad accostamenti audaci e cotture innovative. In ogni caso, il servizio - giovane eppure esperto - si farà in quattro per rendervi il pasto il più confortevole possibile".

Sembra quindi che per la doppia stella la Michelin sia alla ricerca di ristoranti con una forte creatività nel mondo e nella ricerca del vegetale.

Camilla Rocca,
novembre 2025

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