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News ed EventiNewsSale&Pepe, la festa di compleanno dei 30 anni

Sale&Pepe, la festa di compleanno dei 30 anni

Eccoci, tutta la redazione riunita, per celebrare questo traguardo. Il nostro primo brindisi è per voi, che meritate un grazie di cuore per la fedeltà

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Ed eccoci qua! Il nostro primo brindisi è per voi, che meritate un grazie di cuore per la fedeltà e la partecipazione. 

Il secondo è per i nostri trent’anni e per la passione che ci accomuna: il food e il Bel Paese.

Nato nel febbraio del 1987, Sale&Pepe compie trent'anni di vita, che festeggiamo insieme.

"Bisogna andare nello studio fotografico", ci ha detto il direttore, "servono un po’ di scatti per il compleanno del giornale". Arrivati lì, abbiamo trovato un ricco (molto ricco) aperitivo a sorpresa.

Foto di gruppo 

Facciamo un po' di presentazioni. Ecco chi siamo nella foto di gruppo qui sopra. Da sinistra, in piedi: Enza Dalessandri, Livia Fagetti, il direttore Laura Maragliano, Daniela Arsuffi, Barbara Galli, Diego Stadiotti, Silvia Tatozzi, Paolo Riosa, Barbara Roncarolo, MonicaPilotto, Alessandro Gnocchi, Daniela Falsitta, Silvano Vavassori. 

Da sinistra, seduti: Silvia Viganò, Silvia Bombelli, Patrizia Zanette, Cinzia Campi, Ornella Indovina, Mauro Cominelli, Susanna Meregalli, Cristiana Cassé.

Invitati "d’eccezione"

Come in un mondo alla rovescia, questa volta gli invitati siamo noi. Eccezionalmente dall’altra parte della luna. È l’occasione per rispondere a una domanda che spesso ci viene fatta: che rapporto hanno i giornalisti gastronomici con il cibo? Lo amano o non lo sopportano più? E ancora, che cosa cucinano la sera? La verità è che delle cose buone, e belle, non ci si stanca mai. Vedere foto di food tutti i giorni stimola la nostra fantasia, ci fa venir voglia di cucinare e, quando ne abbiamo il tempo, di stupire. Ma più che tutto adoriamo le ricette che contengono “un’idea”, in genere le più semplici. Un esempio? I ravioli alle patate che ci ha offerto il nostro direttore: il ripieno era eccellente, ma tutti siamo rimasti ingolositi dal fatto che fossero impanati e fritti, come una cotoletta, un vero colpo di genio. Sono scomparsi in un attimo e a nessuno è sfuggito il fatto che la sera si possono fare in 5 minuti anche con quelli già pronti (qui lo diciamo e qui lo neghiamo). Altrettanto irresistibili i crostini di pane nero: velo di burro, acciughina, lampone, macinata di pepe. Facilissimi da assemblare, hanno un equilibrio di sapori sorprendente.

Abituati a lavorare dietro le quinte, non ci è stato facile essere disinvolti davanti al fotografo. Ci siamo aiutati con qualche brindisi, prendendoci in giro sulle nostre storiche (quanto sterili) discussioni in redazione: il piatto è da portata o di portata? La verdura si pulisce o si monda? La pasta si sgocciola o si scola? La carota si spella, si sbuccia o si raschia? A interromperci, per fortuna, sono arrivati i frittini di peperoncini dolci e puntarelle. Una vera prelibatezza. E una buona notizia per tutti: la pastella per friggere le verdure verrà perfetta anche ai meno esperti in cucina, dato che deve avere i grumi. Ebbene sì. Trattandosi di semplice acqua e farina di riso (leggerissima), qualche grumo ci sta bene perché aggiunge croccantezza. 

Un’idea si può mangiare

Poi nei nostri piatti sono miracolosamente comparsi i macaron di mozzarella. Idea delle idee. Originalissimi nella struttura, farciti con un pesto straordinario, mettono insieme un mix di sapori mediterranei che sembra di essere in vacanza (o per lo meno viene voglia di andarci).
Concludono l’aperitivo i muffin al profumo di cipollotto. Ribattezzati in seguito i “muffin fantasma”, dato che alcuni di noi non sono riusciti neanche a intravederli. Ma si tramanda che fossero buonissimi e ben più soffici di una frittata grazie all’utilizzo degli stampini e della cottura in forno. 

Torta a sorpresa...

Ed ecco che arriva il Momento, quello la M maiuscola. Sapevamo che ci sarebbero state tre torte, una per ogni decennio, preparate dalle nostre esperte, immaginavamo anche, data l’occasione, che sarebbero state belle e buone, ma non eravamo informati di due cose fondamentali: che si trattava di tre meraviglie di alta pasticceria e soprattutto che, dopo le foto, avremmo potuto mangiarle. Già alla vista della prima si è sollevata una òla da stadio: un capolavoro multistrato con sopra la panna e i fiori di primavera, il tutto avvolto in una rete arabescata di cioccolato bianco. La ricetta di copertina, la Torta al tè con salsa di cioccolato e frutti rossi, una golosità senza eguali. Ragazzi, roba da compiere gli anni tutti i giorni! Non sono uno scherzo da preparare, ma ci sono occasioni che lo meritano.

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