Le ricette tipiche dei menu di fine anno aumentano il rischio di salmonellosi. Ecco come evitarla
Uova, tartare di manzo, tagliata di pollo, salsicce di maiale, hamburger e formaggi freschi da latte crudo: sono solo alcuni degli alimenti ritirati dal commercio negli ultimi mesi perché contaminati dalla salmonella, una delle cause più frequenti di intossicazione alimentare. Questo batterio, che si annida negli alimenti crudi, è capace di provocare la salmonellosi, la più “classica” delle tossinfezioni alimentari, caratterizzata da malessere diffuso, dolore addominale e gastroenteriti, che si manifestano dopo 12-36 ore e si protraggono per 4-7 giorni.
Il rischio di esserne vittima aumenta durate le festività, quando in tavola si portano crudi di carne, ricette con gelatine e ricette dolci a base di uova o farcite con creme e zabaione. Come fare, quindi, per evitare quest’ospite indesiderato in tavola?
La salmonella si trova in molti alimenti di origine animale, come le carni e le uova, ma anche in acque non potabili. La contaminazione degli alimenti da salmonella può avvenire al momento della loro produzione, quando li si prepara o a causa di una manipolazione non corretta e del contatto con utensili contaminati. Se usati come ingredienti a crudo, questi alimenti fanno da vettore del batterio e possono contaminare molte ricette, come le salse (ad esempio la maionese e la tonnata) e dolci (il tiramisù). Ma a colpo d’occhio non si nota perché gli alimenti contaminati non presentano specifiche alterazioni visibili di colore, odore, sapore o consistenza.
Quindi, attenzione a:
La prevenzione è la migliore arma contro la salmonella. I batteri vengono “disattivati” da una buona cottura, dalla refrigerazione e dal rispetto di alcune semplici norme igieniche. Per ridurre al minimo il rischio di contrarre quest’infezione alimentare, basta rispettare questi semplici consigli:
Manuela Soressi,
dicembre 2024