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Una Robiola speciale, di tradizione piemontese, abbinata a spinaci novelli in una sfiziosa torta salata. Perfetta per un pranzo all'aperto o da condividere con gli amici

Questa torta salata omaggia le erbe di Primavera e un formaggio piemontese pregiato. Infatti, tra le colline intorno all'omonimo paese, in Piemonte, nasce un formaggio speciale, la Robiola di Roccaverano Dop, un prodotto tutelato con passione ed entusiasmo. Il formaggio a pasta morbida, è fatto con latte caprino oppure caprino-vaccino o caprino-ovino. La produzione è artigianale e concentrata nel solo territorio dell'omonimo formaggio. Il profumo di questa robiola è quello dei pascoli dell'Alta Langa, trifoglio montano, carota selvatica, salvia, lavanda, ruta, timo, rosa selvatica.
Quella fresca è morbida e cremosa, con sapore delicato e leggermente acidulo; la versione stagionata, che matura fino a 20 giorni, ha pasta leggermente compatta, crosta più spessa e gusto più piccante. Per conservarla può essere messa sott'olio oppure 'incavolata', cioè avvolta nelle foglie di verza.
1 Lavate gli spinaci; in una padella, scaldate 2 cucchiai d'olio e lo spicchio d'aglio vestito, unite gli spinaci, salateli leggermente, coprite e cuocete 5 minuti scuotendo ogni tanto la padella. Togliete il coperchio e fate evaporare l'acqua della verdura (se necessario strizzatela fra 2 mestoli di legno).
2 Sbattete le uova con la patata schiacciata e la panna, salate, pepate, unite gli spinaci e il mais. Versate metà della preparazione in una teglia di 20 cm di diametro, spennellata d'olio e foderata sul fondo con un disco di carta forno.
3 Distribuite metà della robiola a pezzi sopra la preparazione, aggiungete i petali di 2 fiori di tarassaco, versatevi la preparazione rimasta e completate con il resto del formaggio. Cuocete in forno a 180° per 40 minuti, poi accendete il grill e fate dorare per 5 minuti. Servite con le foglie e i fiori di tarassaco rimasti.
Ricetta di Antonella Pavanello, foto di Adriano Brusaferri
Antonella Pavanello, food stylist, ha imparato l’arte della cucina dalla mamma e dai libri. Prepara manicaretti creativi su numerosi set fotografici, ma il suo primo banco di prova sono gli amici e la famiglia. La sua filosofia? Piatti semplici ma con tocchi insoliti. Scopriteli sul suo sito
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