Noci, pinoli e tante erbette riempiono di gusto questi gradevoli tortini
Preparazione tortini di erbette e frutta secca
Metti nel mixer 200 g di farina, un pizzico di sale e 100 g di burro freddo tagliato a dadini: frulla fino ad ottenere un composto sbriciolato. Continua la preparazione della ricetta tortini di erbette e frutta secca frullando tutti gli ingredienti, versa a filo 2-3 cucchiai di acqua fredda e lavora il composto fino a ottenere un panetto di pasta compatto. Avvolgilo nella pellicola per alimenti e lascialo riposare in frigorifero per almeno mezz'ora.
Prendi l’uvetta e falla ammorbidire in acqua tiepida. Trita insieme i gherigli di noce e i pinoli. Pulisci le erbette, tagliale in strisce sottili e cuocile al vapore per 3 minuti. Lasciale raffreddare poi lavorale insieme alla scorza di limone grattugiata, alla maggiorana, al mezzo spicchio d'aglio tritato, all'uvetta ben strizzata, alle noci e ai pinoli tritati. Unisci un pizzico di sale, le uova, la panna e la ricotta grattugiata e mescola fino ad amalgamare perfettamente tutti gli ingredienti dei tortini di erbette.
Cottura tortini di erbette e frutta secca
Prendi 6 stampini da tartelletta di 10 cm di diametro, imburrali e infarinali.
Stendi la sfoglia fino allo spessore di 3 mm, mettila negli stampini e riempila con il composto di erbette.
Cuoci i tortini di erbette e frutta secca nella parte bassa del forno a 180° per 25 minuti, poi servili tiepidi o freddi.
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Vitigno consigliato Tortini di erbette e frutta secca
Fiano di Avellino
Il Fiano di Avellino è un vitigno a bacca bianca e viene coltivato esclusivamente nella provincia di Avellino ed è l’ideale accompagnatore dei Tortini di erbette e frutta secca. Di origini antiche risalenti all’impero romano - il nome deriva da “vitis apicia” o “afiana”ovvero dal dolce profumo dell’uva che attira sciami di api nelle vigne - viene prodotto soprattutto nell’Irpinia. Il grado alcolico minimo è di 11° e il vino va servito ad una temperatura da 10 – 12 gradi. Il profumo è intenso e gradevole con note di nocciola e frutta secca. Al palato si percepiscono la freschezza, gli aromi di pera matura con una vena leggermente acidula con retrogusto leggermente amarognolo. In genere questi vini vanno bevuti giovani, ovvero entro 2 – 3 anni dall’imbottigliamento.
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Consigliato da Helmut Koecher