Ristoranti e osterie tipiche a Milano per mangiare i piatti classici della tradizione come la cotoletta e l'ossobuco
Milano è una città che corre, che cambia pelle in continuazione. Ma se c’è qualcosa che resiste al ritmo frenetico è la sua cucina. Dietro ai grattacieli e alle insegne luminose ci sono ancora tavole che custodiscono la memoria: risotto allo zafferano, ossobuco, cassœula, mondeghili e soprattutto la cotoletta con l’osso, dorata e croccante. Alcune osterie e ristoranti continuano a fare da presidio della tradizione, altre invece nascono oggi con lo stesso intento: riportare al centro il gusto autentico. Tra nuove e vecchie proposte ecco dove mangiare tipico a Milano.
Speciale Osteria, aperta da poco in via Pastrengo, nel quartiere Isola, segna come il ritorno alla tradizione e alla semplicità si riscontri anche nelle nuove aperture. Quattro soci hanno deciso di creare un locale che restituisse alla città il gusto della cucina di casa. L’arredo evoca le atmosfere di un tempo, con travi a vista, vetri cattedrale colorati, un tributo allo stile liberty, e dettagli che parlano di memoria. In cucina i piatti sono quelli di sempre, cucinati bene: mondeghili, vitello tonnato, risotto alla milanese con ossobuco, cotoletta con l’osso fritta nel burro chiarificato. È un indirizzo che non vuole stupire con effetti speciali, ma regalare il piacere di un sapore riconoscibile, rassicurante.
Tra le voci più interessanti della nuova generazione di ristoranti "classici" c’è Manna, in zona Turro. Classico tra virgolette perché si tratta di un ristorante contemporaneo dove però è la tradizione a parla da padrone. Qui la cucina milanese e lombarda viene rispettata ma anche reinterpretata con un tocco di creatività dallo chef Matteo Fronduti. Il risotto può sposarsi con ingredienti insoliti, il riassunto di bollito è reinterpretato nella forma ma non nel contenuto, senza perdere la sua anima. L’ambiente è moderno e la proposta gastronomica dimostra come la tradizione possa dialogare con l’innovazione senza snaturarsi. È un indirizzo che attira una clientela curiosa, giovane e attenta alla qualità.
In viale Umbria, la Trattoria Masuelli San Marco rappresenta l’incontro tra eleganza e tradizione. Fondata nel 1921, porta avanti la stessa filosofia da oltre un secolo: rispetto per le materie prime e fedeltà alle ricette di famiglia. Le sale curate fanno da cornice a piatti storici, dai mondeghili alla cotoletta, con un’attenzione che eleva la semplicità e eleganza, apprezzate da oltre un secolo.
Dal 1928 la Trattoria del Nuovo Macello, in via Cesare Lombroso a due passi dalla stazione di Porta Vittoria, porta avanti la tradizione con una cotoletta che affonda le radici nella Gastronomia Moderna di Giuseppe Sorbiatti del 1855. È un piatto simbolo, preparato con rigore e pazienza: di vitello, alta, cotta in modo da mantenere il cuore rosato e servita con o senza osso, in base alla miglior frollatura disponibile. L’attesa di circa venticinque minuti è parte del rito e viene ripagata da una portata succulenta e fragrante, divisa in due parti – con e senza osso – e rifinita con fiocchi di sale grosso. Una costoletta che non è solo un piatto, ma un pezzo di storia gastronomica milanese.
In via Pasubio, in una Milano che corre verso il futuro, l’Antica Trattoria della Pesa sembra fermarsi in un tempo sospeso. Entrare significa attraversare una soglia che profuma di storia: boiserie scure, quadri alle pareti e un’atmosfera raccolta che ricorda le trattorie di una volta. Il menu è un vero e proprio repertorio della cucina lombarda: la cassœula è densa e saporita, il risotto al salto mantiene la sua crosticina croccante, l’ossobuco arriva fumante, accompagnato dall’immancabile gremolada. Ogni piatto racconta la pazienza e l’attenzione del cuoco, che conserva le ricette con rispetto quasi filologico.
A Brera, Al Matarel si distingue per la sua capacità di portare in tavola la tradizione senza compromessi. L’ambiente è raccolto, con tavoli di legno e un servizio attento, ma è in cucina che il locale esprime la sua cifra: il risotto alla milanese è cremoso e intenso, la cotoletta ha la crosta dorata e croccante e il cuore morbido. Qui non ci sono effetti scenografici né reinterpretazioni azzardate; ogni piatto arriva al tavolo così come vuole la ricetta originale, con un equilibrio tra gusto e tecnica che conferma Al Matarel come un punto di riferimento per chi vuole assaporare Milano “vera”. È un ristorante che sa raccontare la città attraverso la cucina, facendo convivere eleganza e sostanza senza rinunciare alla semplicità.
In via de Castillia 28, proprio accanto alla biblioteca degli alberi, Ratanà è un ristorante che ha saputo reinterpretare la cucina milanese e lombarda in chiave contemporanea. Fondato dallo chef Cesare Battisti, il locale si distingue per un approccio che coniuga tradizione e innovazione, rispettando la stagionalità dei prodotti e privilegiando ingredienti locali e sostenibili. Il menu di Ratanà offre piatti iconici della tradizione milanese, come il risotto alla milanese con midollo e la costoletta alla milanese, presentati con tecniche moderne e un'estetica curata. Ad esempio, il risotto alla milanese viene preparato con riso Carnaroli, zafferano, midollo di bue e una mantecatura al burro acidulato, esaltando la cremosità e l'intensità del sapore.
Nel cuore del quartiere Isola, Bela Tusa è una trattoria che celebra la cucina milanese autentica, mantenendo vive le tradizioni culinarie della città. Il menu di Bela Tusa include specialità come la cotoletta alla milanese, il risotto alla milanese, i mondeghili e la cassoeula, piatti che raccontano la storia gastronomica di Milano. Bela Tusa riesce così a coniugare la memoria della cucina milanese con una sensibilità moderna, offrendo un’esperienza gastronomica che sa di casa, di familiarità e di autenticità.
Camilla Rocca,
settembre 2025