Per uno Slavo o un Croato il Sataras è come la salsa di pomodoro per gli Italiani o quella piccante per i Messicani: un classico così classico che appartiene di rigore a ogni tradizione familiare e che non può mancare sulla tavola estiva quotidiana. Nella sostanza è un piatto a base di verdura stufata molto simile alla ratatouille francese e alla nostra peperonata; ma, a differenza delle parenti occidentali che si servono anche fredde, si gusta solo caldo, appena cotto. Diffuso nell'area dell'ex Jugoslavia e in tutta l'Europa sudorientale, sembra originario della Baranja (regione tra Ungheria e Croazia, dove passa il Danubio).
Come molti piatti contadini, nati per riciclare e mescolare gli avanzi, ha mille varianti: secondo uno scherzo popolare ne esistono tante versioni quante famiglie sul territorio. L'unica certezza è la base di ortaggi profumati e succosi: pomodori, cipolle e peperoni. Per questi ultimi la ricetta vorrebbe quelli ungheresi: giallo pallido, molto profumati, hanno gusto delicato, pelle sottile e cuociono velocemente, ma si adattano bene anche i nostri, verdi, rossi e gialli. E poi, a seconda delle offerte dell'orto e dei gusti, ecco comparire melanzane, patate, fagiolini e, in una versione più ricercata, anche pinoli tostati. Oggi il Sataras viene preparato tutto l'anno e servito come antipasto, come contorno a portate di manzo e maiale, come condimento a patate bollite o, addirittura, sul pane tostato per la prima colazione.
Per trasformarlo in un piatto unico si usa mescolarlo alle uova oppure a una ciotola di riso a chicco lungo cotto al vapore. Molte famiglie aggiungono pure un cucchiaio di Vegeta, un mix secco di verdure, e uno di Ajvar, salsa composta da peperoni e melanzane arrostiti con peperoncino e aglio: può essere dolce, mediamente piccante (la più usata), o molto hot.
Una curiosità: il Sataras è, come la polka, la danza tipica di molta Europa Orientale, immancabile in ogni buon matrimonio croato tradizionale. Si usa per accompagnare le altrettanto classiche cotolette di vitello o vitellone impanate e fritte (Schnitzle). E anticipa un altro rituale gastronomico delle nozze: a fine pasto gli ospiti non disdegnano un bicchierino o due di Sljivo, una sorta di acquavite di prugne.
Francesca Tagliabue
aggiornato aprile 2023
Aggiornamento disponibile!
Fai tap sul pulsante AGGIORNA per aggiornare la Web App.
AGGIORNA ANNULLA
Installa la Web App Le ricette di Sale&Pepe sul tuo iPhone.
Fai tap su e poi "Aggiungi a Home".
Sei offline, alcune risorse potrebbero non essere disponibili. Verifica la connessione.
Naviga il sito con il tuo smartphone per installare Le ricette di Sale&Pepe sul tuo dispositivo.
Installa la Web App Le ricette di Sale&Pepe sul tuo iPhone.
Fai tap su e poi "Aggiungi a Home".
Aggiungi Le ricette di Sale&Pepe alla schermata Home.
Clicca qui per leggere la guida.