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Natale 2025: come scegliere panettoni e pandori

Arriva il momento dello shopping più goloso dell’anno, quello in cerca dei migliori dolci delle Feste: scoprite come valutare la qualità dei prodotti e la nostra rassegna con tutte le novità di questo Natale!

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Di anno in anno, intorno ai dolci delle feste si è creato un “movimento” che coinvolge i foodies prima ancora che i professionisti, tutti in cerca del lievitato perfetto. Una caccia al tesoro che tiene impegnati produttori e consumatori e che in queste settimane raggiunge il clou. Quando, per la gioia dei golosi, i migliori pasticcieri, chef e fornai si sfidano a colpi di impasti, ingredienti e farciture.

Panettone o pandoro?

Team panettone e team pandoro: si tratta di dolci diversi, certo, che tuttavia hanno alcuni elementi comuni. Tra gli ingredienti di base di entrambi spicca il burro: nel panettone per legge deve essere presente almeno per il 16%, quota minima che sale al 20% nel pandoro. Diverse le lavorazioni: 2 impasti e 4 lievitazioni, che possono arrivare addirittura 72 ore, per il panettone; 3 impasti e relative lievitazioni per il pandoro, che “riposa” fino a 24 ore prima di essere infornato.

Differenti anche gli stampi: il classico pirottino di carta ondulata per il panettone, lo stampo a stella in metallo per il pandoro, ideato alla fine dell’Ottocento dall’inventore del dolce, Domenico Melegatti. Altra fase distintiva del panettone è, a fine cottura, il raffreddamento a testa in giù che evita che l’impasto si “sieda” e lo fa restare soffice.

Le caratteristiche dei dolci top

Dalle sapienti lavorazioni derivano le caratteristiche dei dolci finiti. In particolare, l’alveolatura, ovvero le bolle o bollicine che percorrono l’impasto, che è accentuata nel panettone, più fine e fitta nel pandoro. Entrambi, però, se si “strappano” dall’alto in basso formano (o dovrebbero formare!) lunghi nastri: si dice che “filano”, indice di corretta lievitazione con sviluppo verticale.

Per finire il profumo: se comunque burro e vaniglia devono spiccare, il panettone aggiunge i sentori agrumati e fruttati di canditi e uvetta (naturalmente, se presenti), mentre il pandoro è in genere di aroma più delicato e zuccherino.       

Le versioni arricchite

Guarnizioni, glasse, farciture e compagnia sono ciò che fa la differenza tra le versioni classiche e quelle arricchite che comunque, per poter mantenere la denominazione, devono contenere almeno il 50% dell’impasto base. Una scelta più semplice è quella di abbinare a dolci realizzati con ricette tradizionali creme e spalmabili confezionati a parte, di cui servirsi a piacere al momento di gustare panettone e pandoro.

Le specialità del Natale 2025

E veniamo allora alla rassegna curata da noi di Sale&Pepe per questo Natale 2025. Vi porteremo in un viaggio tra le pasticcerie artigianali dal Nord al Sud Italia, le proposte dei grandi nomi, i brand che fanno innovazione, la tradizione ma anche le proposte più originali e creative. Pronti? Via!

Grandi lievitati

I maestri dell’arte bianca si sfidano con i loro panettoni, nati da mani sapienti in laboratori artigianali, garanzia di tradizione e qualità.

“Il panettone è molto più di un dolce: è un simbolo di condivisione e di festa”: nelle parole del maestro Iginio Massari (nella foto in alto, con i figli Nicola e Debora) è racchiuso il Natale stesso. 4 lievitazioni per 65 ore di lavorazione, glassa di mandorle e cacao, mandorle grezze e granella di zucchero sono le caratteristiche del celebre dolce. Quest’anno disponibile anche in edizione speciale da 1,5 kg, così come il Tre Impasti - cedro candito, cacao con pepite di cioccolato fondente e lampone candito, caramello con mandarino candito - con glassa al cioccolato bianco. Prenotabili presso le pasticcerie di Brescia, Milano, Torino, Verona, Firenze e Roma, nei pop up store, online sul sito iginiomassari.it e presso Martiz a Milano.

Peck è Milano e Milano è panettone: il motto della storica insegna di alta gastronomia diventa didascalia per il panettone classico con una lavorazione di ben 72 ore, cupola arrotondata, crosta fragrante (42 euro). Tra le variazioni sul tema, anche il gusto Sacher, ispirato alla famosa torta viennese, con impasto al cioccolato e perle di confettura di albicocca (48 euro). In negozio e nello shop online di peck.it.

Olivieri 1882 è una piccola azienda familiare pluripremiata che nei decenni, dalla piccola Arzignano (Vicenza), è diventata emblema di grandi lievitati. Se il Natale punta, come sempre, sul panettone classico, i co-branding aprono a collaborazioni intriganti. Come quella con Espressoh, brand italiano al 100%: caffè, cacao e cioccolato bianco convivono in un panettone soffice e intenso (44,90 euro, nei migliori store e sul olivieri1882.com).

Il panificio più milanese che c’è (ma l’ultima apertura è la bottega al Mercato Centrale WaltherPark di Bolzano) sforna il panettone più classico: Davide Longoni (foto in alto) onora la tradizione con il suo lievitato arricchito da uvetta e scorza d’arancia e di cedro candite, in collaborazione con l’artigiano brianzolo Marco Colzani. Da 42 euro, nei punti vendita e su davidelongoni.it.

Scintilla il Panettone d’Oro Martesana, realizzato su ricetta esclusiva, avvolto da una glassa al cioccolato Gold, nocciole Igp Piemonte e granella croccante, custodito all’interno di una preziosa cappelliera in latta dorata a pois neri, omaggio alla cifra stilistica della maison Moschino. Nelle pasticcerie Martesana e su martesanamilano.com.

Ristoranti e hotel

I più apprezzati locali di fine dining e le più esclusive location fanno a gara nel proporre i loro dolci natalizi. A Milano e non solo.

Daniele Bonzi, corporate pastry chef dei ristoranti Langosteria, ha stretto una golosa partnership con Romanengo 1780, la storica confetteria genovese maestra nella canditura “alla genovese”, tramandata da oltre due secoli. Il risultato è un panettone con clementine e albicocche, frutti canditi interi, poi tagliati a mano. È in vendita nei ristoranti del gruppo e nelle botteghe Romanengo, al prezzo di 68 euro.

Il Bu:rettone è la personalissima ricetta del panettone legata ai sapori dell’infanzia dello chef Eugenio Boer, in collaborazione con il maestro pasticcere Jean Marc Vezzoli. Spiccano i canditi di Corrado Assenza e di Romanengo 1780, l’uovodiselva della Valtellina, il burro di malga. Per i più golosi la versione gourmet con cioccolato e caramello leggermente salato. Costano rispettivamente 46 e 50 euro e sono disponibili con prenotazione tramite WhatsApp al 3385035911 e ritiro presso il ristorante [bu:r] (via Mercalli 22, Milano).

Restiamo all’ombra della Madonnina per scoprire le specialità di Andrea Aprea, dell’omonimo ristorante due stelle Michelin, che accanto al panettone tradizionale propone la versione alle albicocche del Vesuvio in un packaging realizzato con carta di caffè riciclata (in vendita al Caffè Bistrot di corso Venezia 52, a 48 euro).

Il tocco esotico di yuzu e halabong - agrumi di origine giapponese ma provenienti dall’isola di Jeju, in Corea del Sud, e canditi in loco - caratterizza quest’anno il panettone firmato da Kim Kyunjoon, pastry chef del ristorante milanese Iyo, unico stellato jap d’Italia. Il classico impasto della tradizione meneghina è arricchito da altri due tocchi golosi: fava tonka e un cioccolato al latte con sentori di caramello. A 48 euro, si ordina su iyo.it.

Cioccolato e pere (foto in alto), agrumi con mandarino tardivo di Ciaculli, Marsala e fichi e la novità caramello salato e mango (di cui la Sicilia è diventata primo produttore europeo): sono tra le proposte dolci (in vendita a 40 euro su ristorantelelumie.com) create da Emanuele Russo per Le Lumie, ristorante in Contrada Fontanelle a Marsala.

Accolgono gli ospiti con le loro le specialità natalizie anche due storici indirizzi dell’hotellerie milanese: Beniamino Passannante, maître pâtissier del ristorante Acanto al Principe di Savoia Dorchester Collection, impasta i panettoni classico e al cioccolato (foto in alto) con “Il Principino”, il suo coccolatissimo lievito madre; Anima Esotica è il panettone che, all’Excelsior Hotel Gallia, seduce con albicocche pellecchielle vesuviane e mango semicandito proveniente dall’India, glassato con ghiaccia alla mandorla e granella di zucchero.

Nella raffinata cornice di Cernobbio, sul lago di Como, sorge l’iconica Villa d’Este che, sotto le Feste, propone i suoi panettoni, anche decorati, e i soffici pandori da gustare con il più esclusivo degli afternoon tea (foto in alto) nella suggestiva Sala Colonne, oppure ordinare su villadestelaboutique.com.

Pasticcerie, caffè & co.

Dove scovare grandi panettoni, se non nelle migliori pasticcerie e nei  più prestigiosi caffè? Luoghi sinonimo di qualità artigianale, da regalare e da regalarsi.

Caffè Gilli Firenze ha arricchito la collezione per le festività con il nuovo panettone al lampone (foto in alto), aromatizzato alla pasta d’arancia candita, con cubetti di cioccolato al latte, lamponi canditi e la meravigliosa glassa rosa, con cioccolato al lampone, leggera al palato. Questa delizia è in vendita presso la sede storica del Caffè, in piazza della Repubblica a Firenze, o sul sito ufficiale caffègilli.com, a 55 euro.

Nata Caffè Concerto un secolo fa, la Pasticceria Cucchi (corso Genova 1, Milano) propone la grande tradizione milanese con Le Roi (foto in alto): il panettone classico (a partire da 28 euro, per la versione da 500 g) viene sfornato e offerto tutto l’anno anche in degustazione. Completano l’offerta il burroso pandoro e la veneziana all’albicocca (entrambi a (52 euro). Da regalare o regalarsi anche in abbinamento ai migliori champagne francesi.

A Natale, una tappa alla pasticceria Sant Ambroeus (foto in alto) è il rito meneghino per eccellenza, con un tocco di eleganza e di magia che da sempre definiscono l’anima del marchio e del capoluogo lombardo. I bellissimi panettoni (decorati su ordinazione), i pandori perfetti nella loro semplicità e una collezione natalizia che, quest’anno, porta anche la firma Ginori 1735, per dolci regali preziosi.

A Milano, torna la dolcissima tradizione della colazione o della merenda nelle pasticcerie e nelle gelaterie Pavé: oltre all’assaggio in fetta di panettoni (foto in alto) e pandori, continua l’irresistibile tentazione della Bomba, fritta, calda e farcita con gelato al panettone. Tra i lievitati, tre importanti collaborazioni: con Giovanni Giberti e Cesare Battisti del ristorante Ratanà e con i romani di Faro, bakery e specialty coffe, e Sarah Cicolini di Santopalato che per l’occasione ha creato “Cerasa”, alle amarene di Cantiano.

Eat like a local

Quando i lievitati natalizi incontrano le specialità locali, e i loro interpreti artigiani, nascono - o rinascono - grandi dolci per le Feste.

Riprende il più classico dei dolci della tradizione piemontese il panettone Special di Jacopo Pistone, giovane panificatore a capo di Cibrario Forno Contemporaneo, a Torino (in via Cibrario, 53). Il suo Persi Pien si ispira alle classiche pesche ripiene aggiungendo all’impasto la nota piacevolmente amara e pungente del connubio cioccolato e amaretto.

Nelle pasticcerie di Frosinone e Roma Matteo Dolcemascolo (foto in alto) impasta i suoi panettoni artigianali nelle versioni classico e cioccolato, ma anche cioccolato e pere, cioccolato e lamponi, frutti di bosco e pistacchio con crema spalmabile. Da portare sulla tavola di Natale anche i Tipici, dolci della tradizione laziale ispirati alle ricette del nonno Salvatore: Tozzetti, Amaretti e Panpepato.

Il maestro pasticciere pescarese Fabrizio Camplone si è invece ispirato alla sua Bomba D’OP, ovvero “di origine pescarese”, per creare l’omonimo panettone (40 euro, su www.fabriziocamplone.eu), farcito con una setosa crema pasticcera; si aggiunge a una collezione tra cui spicca la versione con zafferano e liquirizia “Oro d’Abruzzo”, omaggio alla regione.

Restiamo in Abruzzo per scoprire il panettone e il pandoro (foto in alto) di Mercato del Pane, forno da sempre impegnato nella valorizzazione delle tradizioni regionali, che racchiude i lievitati artigianali in confezioni ispirate ai motivi e ai colori delle tipiche coperte abruzzesi. Rispettivamente 40 e 35 euro, nei punti vendita di Montesilvano, Pescara, San Silvestro, Chieti e Francavilla al Mare, o su ordinazione al numero 0858542654.

Gustificio di Andrea Poli, a Carmignano del Brenta (Padova), riunisce in un solo luogo pasticceria, cucina (con un ristorante focalizzato sulle cotture alla brace) e ospitalità. Per le Feste, sforna un goloso panettone artigianale che alla versione classica quest’anno accosta una special edition che onora il territorio: Foresta Nera, con ciliegie di Marostica Igp, candite e tuffate in un impasto scuro realizzato con Valrhona P125 Coeur de Guanaja e, a chiudere, una copertura di cioccolato fondente. Costa 50 euro e si acquista in sede o su gustificio.com.

Lavorazione sapiente per il panettone di Pandefrà che, nelle Marche, si avvale della collaborazione con selezionati “vicini di casa”:  Giorgio Poeta per il miele e Riccardo Pelagagge di Dolci al Cuore per i canditi artigianali. Nelle varianti Tradizionale (36 euro) e Tre Cioccolati (38 euro), il panettone si acquista online su pandefra.it e presso il punto vendita nel centro storico di Senigallia.

Fuori sede

Lontano, a volte lontanissimo da Milano e Verona, le città che hanno fatto del panettone e del pandoro la loro bandiera, si sfornano dolci eccellenti, anche con tocchi creativi.

Daniele Campana, pizzaiolo calabrese celebre per la sua pizza in teglia (via Nazionale 82, Cirigliano, Cosenza), si cimenta in pasticceria con U Sibbaresi, lievitato natalizio arricchito da sapori e contrasti della sua terra. L’impasto è aromatizzato con origano selvatico del Pollino e arancia calabrese candita e il dolce è accompagnato da un boccetta di olio extravergine d’oliva monovarietale Grossa di Cassano: il consiglio è, infatti, di tostare leggermente il panettone e irrorarlo con l’olio, per un risultato strabiliante e pungente, diverso dal solito.

Si acquistano solo nel suo shop online (su annabelmattino.com) i panettoni e il pandoro della giovane lievitista campana Anna Belmattino (foto in alto). Dopo importanti collaborazioni in Italia e all’estero, sia nel mondo della pasticceria che in quello della pizza, è in procinto di aprire la sua prima pasticceria ad Angri, in provincia di Salerno, dove sotto le feste sarà attivo un temporary store con le sue specialità (prezzi a partire da 40 euro).

Ci sono anche le versioni gluten free nell’offerta “made in Sicily” Di Stefano: così, accanto ai grandi classici, pandoro da farcire compreso, e a best seller come il panettone alla mela, arrivano il senza glutine al pistacchio e quello al carrubo, arancia & cioccolato fondente. Online su distefanodolciaria.it e nelle migliori pasticcerie e gastronomie.

Da Canicattì Angelo Inglima propone una collezione di panettoni che va dal tradizionale a quello al cioccolato di Modica. Imperdibile la versione agli agrumi di Sicilia con arance, mandarini e limoni a filiera corta, completato da un vasetto di golosa crema spalmabile. A 35 euro, anche online su angeloinglima.com.

Concludiamo il giro della Sicilia dolce a Bolognetta (Palermo) con la Pasticceria Delizia di Giuseppe Lo Faso: dal panettone artigianale, con canditi di arance di Ribera, limoni e cedri della Conca d’Oro e mandarini di Ciaculli, alla limited edition con impasto al karkadè, lamponi canditi, gelatine allo champagne rosé e copertura di cioccolato monorigine Valrhona, fino al Casachella, che prende il nome dal monte che domina il paese, con amarene, albicocche e mandorle coltivate nei terreni della famiglia. In negozio e su pasticceriadelizia.it.

Gusti inaspettati

Non solo burro, vaniglia, zucchero, canditi. I pasticcieri contemporanei giocano con ingredienti inediti e formati particolari, con risultati sorprendenti.

Signature di CiaccoLab, torna il panettone Amaro (foto in alto) firmato da Stefano Guizzetti con i sentori particolari conferiti da erbe, radici e, sul finale, aromi di genziana, rabarbaro e china, insieme all’eleganza dei canditi di arancia di Corrado Assenza. In vendita negli store di Milano e Parma, o su ciaccolab.it, al costo di 45 euro.

Dimensioni ridotte, ma sempre grandi lievitati: da Forno Follador (panificiofollador.it, punti vendita a Pordenone e presso gli store Rinascente) arrivano i Folladorini, panettoncini e pandorati da 200 g, e il pandoro classico ma basso da 500 g.

Per festeggiare 10 anni di panettoni, Forno Brisa ha ideato, tra le limited edition, Herbal Vermouth, in collaborazione con Wilden Herbals, arricchito da un mix di erbe aromatiche ispirato all’aperitivo italiano. Oltre a proporre (nel punto vendita a Bologna e su fornobrisa.it) la variante più bolognese di tutte, con mortadella e parmigiano reggiano (foto in alto), omaggio alla città diventato cult.

Olio & Aceto

Non solo burro e agrumi: anche olio e aceto, ingredienti della tradizione gastronomica italiana, entrano di diritto negli impasti dei dolci di Natale, regalando nuove sfumature di gusto.

Da Milano a Modena e ritorno: il panettone con aceto balsamico di Modena Igp di Acetaia Giusti 3 Medaglie d’Oro, utilizzato nell’impasto e nella macerazione delle uvette, unisce la tradizione pasticcera meneghina con l’eccellenza dell’azienda che, dal 1605, ha visto 17 generazioni tramandare la cultura e la passione necessarie a creare un prodotto di grande qualità. A 39 euro, su giusti.com, nelle boutique Giusti di Milano, Modena, Bologna e Firenze e nei principali store di specialità gastronomiche.

Il Pan d’Abruzzo all’olio d’oliva (foto in alto) è la creazione unica del pasticciere Sandro Ferretti che rivisita la tradizione con una ricetta sorprendente e i prodotti del territorio: oltre all’extravergine, arancia e olive candite. Si acquista a 42 euro su ferrettidessert.it e, dall’8 al 28 dicembre, nel temporary store milanese, nel cuore di Brera, in via Formentini.

Un panettone all’olio anche nella collezione di Mamm (tre locali a Udine e mamm.it) che unisce bontà a bontà: infatti, parte del ricavato della vendita dei dolci natalizi sosterrà un intervento per il ripristino della rete idrica nella valle del Giordano, portando acqua e speranza in una delle aree più colpite del Medio Oriente.

Tradizione reinventata

Quanto lo spirito del Natale viene riletto in modo originale, nascono dolci golosissimi. Ai quali resistere è praticamente impossibile.

Bauli, pandoro per antonomasia, si rinnova nella versione Panmoro al cioccolato che, a sorpresa, diventa protagonista di un gelato firmato Tonitto 1939 (foto in alto): cremoso ice cream al cioccolato con pezzetti di dolce al cacao, per chiudere in freschezza il pranzo di Natale. Il barattolo da 275 g, 3,99 euro.

Parlando ancora di marchi celebri, ingolosisce la nuova gamma Maxiciok ExtraDark di Balocco perfetta per gratificarsi durante le feste di fine anno e abbandonarsi al piacere del gusto: panettone e pandoro con soffice pasta al cacao, farcita con una crema cioccolato extra fondente e ricoperta da cioccolato fondente, per un intenso Natale.

Fuori dagli schemi la proposta della maître chocolatier belga Charlotte Dusart: cioccolatini (foto in alto) in forma di barretta con base cremosa e all’interno veri pezzi di panettone, con uvetta e canditi, e di pandoro. Divertenti e irresistibili, la scatolina doppia  con entrambi i gusti si acquista nella coccolateria milanese, in via Eustachi 47, al prezzo di 8 euro.

Vanno da 120 g a un chilo di peso i panettoni Villaggio di Natale di Simona Solbiati (foto in alto), impreziositi da una colatura di cioccolato fondente e da una decorazione realizzata nei tre cioccolati - bianco, al latte e fondente - che dà vita al suggestivo paesaggio. Si acquistano nella boutique di Brescia (corsia del Gambero 10), nel laboratorio milanese (via Ruggiero Settimo 4) e sullo shop online solbiaticioccolato.it.

Non solo caramelle! Tra un calendario dell’Avvento e una latta di dolciumi, la collezione di Natale Leone 1857, in collaborazione con l’artista australiana Noelle.T, conta anche il panettone costellato di gelée di frutta.

E a proposito di Avvento: c’è anche il calendario che, giorno dopo giorno, svela golosi quadratini di cioccolato Ritter Sport, la celebre “fabbrica del cioccolato” tedesca che affianca così la collezione Winter con tre specialità di stagione: Mandorle caramellate con cioccolato al latte croccante, White speculoos con biscottini alle spezie e Vanilla crescents con pezzi di vanillekipferl, biscotti alla vaniglia con burro e farina di mandorle.

Concludiamo con un cin cin? Ai cocktail di Natale e dintorni ci ha pensato anche il mixologist Mattia Pastori (foto in alto) che, dalla drink list presente nel suo libro Il figlio del Bar (Tecniche Nuove), ha selezionato 4 ricette top. Per i panettoni gastronomici e i salati in generale, un Americano Inaspettato e un French 75. Per il panettone tradizionale un altrettanto classico Dry Martini (provare per credere!) e il Breakfast club (nella foto in alto, nella coppa a destra sul bancone), di cui ci ha dato la ricetta: per un drink, shakerate 4 cl di Tequila, 2 cl di Amaretto Disaronno, 2 cl di succo di lime e 1 bar spoon di confettura di albicocche. Versate in una coppa da cocktail spolverizzata con una “crusta” di caffè e mandorle in polvere e... brindate al Natale!

Francesca Romana Mezzadri
aggiornato dicembre 2025

Francesca Romana Mezzadri
Francesca Romana Mezzadri

Super appassionata di buon cibo e profonda conoscitrice di fornelli, è una giornalista milanese specializzata che ha fatto del suo goloso hobby una professione. Oltre a scrivere di food e seguire i servizi sul set che mostrano come preparare tanti manicaretti, insegna anche tecniche di cucina in corsi speciali: cooking night, lezioni personalizzate ed eventi con showcooking e cucina a domicilio. Il suo obiettivo è osare e sperimentare (in relax) per portare in tavola solo il meglio. @cuochina

Super appassionata di buon cibo e profonda conoscitrice di fornelli, è una giornalista milanese specializzata che ha fatto del suo goloso hobby una professione. Oltre a scrivere di food e seguire i servizi sul set che mostrano come preparare tanti manicaretti, insegna anche tecniche di cucina in corsi speciali: cooking night, lezioni personalizzate ed eventi con showcooking e cucina a domicilio. Il suo obiettivo è osare e sperimentare (in relax) per portare in tavola solo il meglio. @cuochina

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