Ridurre gli scarti e riutilizzare quelli che potrebbero sembrare avanzi da buttare via. In realtà si tratta di recuperare le pratiche virtuose delle nonne e metterle in pratica. Qui ci proviamo, facendoci guidare da un grande chef
video di Cristina Mauri
Avete mai fatto caso alla velocità con cui si riempie il cestino dell’umido in casa vostra? Se la risposta è “spesso”, molto probabilmente ciò accade perché senza accorgervene lo riempite con scarti di cibo che potrebbero avere una seconda vita. È sufficiente prendersi cura di ciò che avanza e iniziare a considerare che potrebbe essere un ingrediente utile per le prossime preparazioni, se ben conservato. Si possono conservare brodi, pesto, succhi di limone, sughi, latte e moltissimi altri alimenti nelle vaschette del ghiaccio per avere delle pratiche porzioni da utilizzare quando necessario. Il problema degli sprechi alimentari è purtroppo molto comune e non solo nelle cucine domestiche, ma anche nei ristoranti e in realtà immense dove si adottano strategie di recupero degli scarti e sostenibilità. Nasce per questo la necessità di promuovere un nuovo tipo di cucina che sia sempre più green, creativa e furba. In un solo termine: antispreco.
«Di solito tendiamo a scartare alcune parti di alimenti perché non li riteniamo abbastanza ‘nobili’, ma in molti casi si tratta solo di convenzioni e preconcetti (come per esempio le bucce di frutta e verdura), spiega Claudio Sadler, chef bistellato e direttore scientifico di METRO Academy. Una parte importante nella riduzione dello spreco alimentare potrebbe quindi partire anche da qui, da quello che usiamo e da quello che gettiamo. Dal ripensare all’uso di determinati cibi e dall’ideare nuove interpretazioni con quello che avanza da alcune ricette». Un approccio, quello spiegato da Sadler, che dovrebbe coinvolgere sia le cucine professionali che quelle domestiche.
Ma come tradurre in azioni concrete le buone intenzioni antispreco?
Per aiutarci, gli Chef di METRO Academy ci hanno dato alcuni consigli facilmente applicabili ogni giorno e Claudio Sadler ci ha regalato una sua ricetta, in cui le croste di grana si trasformano da scarto a ingrediente principale di un elegante risotto.
1. Verdura in frigo da troppi giorni?
Se notate che inizia a perdere in freschezza cucinatela a vostro piacere, fatela raffreddare, trasferitela in un contenitore, meglio se sottovuoto, e abbattete la temperatura in acqua e ghiaccio. Conservate poi le vostre verdure già cotte in frigo o nel congelatore.
2. Nuova vita per bucce e ritagli
I ritagli e le pelature delle verdure possono essere utilizzati per preparare dei gustosissimi brodi o per realizzare delle polveri, molto utili in cucina. È sufficiente far essiccare, nel forno domestico a bassa temperatura o nell'essiccatore, i ritagli e le bucce e poi tritarli finemente. Otterrete così delle polveri da utilizzare per decorare i piatti, dandogli un tocco di sapore in più.
3. Gli infiniti usi del pane
Chi non ha del pane avanzato in casa? L’utilizzo più frequente è farne del pangrattato, ma per variare potete preparare delle briciole aromatizzate: tagliate il pane a cubetti, saltatelo in padella con olio e aromi vari e fatelo poi essiccare in forno per circa 1 ora a 80 gradi. A questa base di pane aromatizzato è possibile aggiungere altri ingredienti per insaporire le ricette, come acciughe e olive o pomodorini secchi e origano. Non dimentichiamo poi le ricette tradizionali italiane che hanno per ingrediente principale il pane avanzato, come la panzanella o la pappa al pomodoro!
4. Del pesce non si butta via nulla
Se cucinate pesce o gamberi non buttate le teste, ma usatele per preparare un brodo, potrà esservi utile per insaporire altre ricette, per esempio una pasta o un risotto.
5. Frutta sempre buona
La frutta che sta maturando troppo in fretta può essere trasformata in buonissimi ghiaccioli. Per prepararli, frullate la polpa della frutta sbucciata e cuocetela. Aggiungete dell’acqua e trasferite il composto negli stampini da ghiacciolo, poi fate congelare in freezer. Potete utilizzare la crema di frutta ottenuta anche come topping per una fresca cheesecake.
Ingredienti
Riso carnaroli 500 g
Croste di Grana Padano 200 g
Grana padano 80 g
Burro 60 g
Olio extravergine di oliva 30 g
Aceto bianco 5 g
Scalogno n. 2
Fate bollire l’acqua e unire le croste di Grana Padano e del Grana Padano grattugiato, fate sobbollire il tutto.
Pelate e tritatee lo scalogno. Stufatelo con acqua e pochissimo olio. Aggiungete il riso, fate tostare, quindi sfumate con il vino bianco. Aggiungete l’acqua di Grana Padano e cuocete. Portate a fine cottura (circa 13-14 minuti) quindi mantecate con il burro fresco, l’olio extravergine di oliva, aggiungete l’aceto bianco, pepate se necessario.
aggiornato aprile 2025