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Carote a colori, allegria ai piatti

Gialle, rosse, viola, nere. Le carote non sono solo quelle classiche arancioni che troviamo nei banchi di mercati e supermercati, ma sono molte di più le varietà in natura. Oggi si stanno riscoprendo tante tipologie meno conosciute dai sapori diversi e ricche di sostanze nutritive

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I colori ci piacciono, non possiamo negarlo, per questo anche quando mangiamo abbiamo voglia di rallegrare gli occhi con ingredienti sempre più colorati e con sapori diversi, sopratutto in primavera. Un esempio sono proprio le carote. Sapevate che non esistono solo quelle comuni arancioni che vediamo comunemente nei banchi del supermercato? Rosse, bianche, gialle, viola, nere, una palette praticamente.

Carote e storia
Ma facciamo un piccolo salto nella storia. La carota viola era poco coltivata negli orti, perché usata a scopo medicamentoso, più che culinario. Già i Greci conoscevano le virtù curative della pianta, la Daucus Carota originaria dell'Asia, importata e coltivata in Europa per trasformarla in infusi e balsami. Poi si scoprì che era facile da coltivare quasi ovunque, con forme e sfumature cromatiche diverse anche secondo il tipo di terreno e l'escursione termica. E così la carota comiciò a far capolino dappertutto, nelle zuppe contadine così come nei trionfi di verdure crude coloratissime, che decoravano i grandi vassoi sulle tavole reali. E fu proprio in onore dei regnanti d'Olanda che gli agronomi locali selezionarono una varietà "nobile", di un punto di arancione caldo e lucente, proprio come quello dello stemma dei D'Orange. Era il '600 e da allora quella arancione è in assoluto la carota più diffusa al mondo. Ma le altre, a cominciare dalla nostrana viola di Polignano a Mare, presidio di Slow Food, o l'elegante Purple Haze (cuore giallo e polpa purpurea) stanno tornando di moda. Perché ciascuna ha il suo sapore (rustiche le scure, dolci le gialle, delicatissime le bianche) e meglio si adatta alle diverse preparazioni.

Varietà di carote
Quelle arancioni, appunto le più diffuse sono ricche di vitamine A,B,C, fanno bene alla vista. Sono piene di beta-carotene perciò favoriscono l'abbronzatura. Le carote rosse, invece, possiedono molte fibre perciò sono più digeribili. Le carote gialle vengono coltivate praticamente solo in un'area di 20 ettari a San Vito, frazione di Polignano a Mare e contengono luteina, che protegge la pelle dai raggi solari. La peculiarità delle carote gialle è il loro essere povere di zuccheri. Le bianche, che non si devono cofondere con la pastinaca, favoriscono la digestione grazie a un buon mix di sali minerali. Queste, sono state per molto tempo considerate una varietà della rapa. Sono un perfetto abbinamento per le patate, in zuppe, oppure cotte al forno. Quelle viola hanno una particolarità: sono la varietà dalla quale gli olandesi sono partiti per ottenere la versione arancione. Solitamente si usano per la preparazione di dolci come torte e muffins, ma molto buone anche se mangiate crude come contorno. In ultimo, quelle nere, nonostante il colore non troppo invitante, sono ottime mangiate lesse, ma si può anche frullarle e berne il succo, stemperandolo con un po' di spremuta d'arancia e qualche goccia di limone.

a cura della redazione
marzo 2023

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