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Una ricetta rubata alla cucina dei conventi: pochi ingredienti poveri per un piatto da chef che profuma di cannella

Una riduzione di vino è una sorta di glassa di anima gourmand che, secondo gli ingredienti utilizzati, può regalare un tocco speciale a qualsiasi piatto. Preparata con pane, cipollotto, aglio, pepe e vino rosso, è profumata con la cannella, ideale per riequilibrare il sapore selvatico del coniglio.
Una carne selvatica ma delicata, dalla fibra compatta e tenera: vi proponiamo anche il coniglio in tegame con puntarelle e fave alla maggiorana e gli involtini di coniglio con pomodori secchi e briciole croccanti. In alternativa, provate il coniglio fumé con patate novelle, un piatto perfetto per il pranzo della domenica,

1 
Mettete in una piccola casseruola (se possibile di coccio) 2 spicchi di aglio sbucciati, 8 foglie di salvia, qualche grano di pepe e il cipollotto affettato fine, coprite con il vino, ponete sul fuoco e fate ridurre della metà. Tostate la fetta di pane dopo aver eliminato la crosta. Spezzettatela e aggiungetela al vino dopo averlo filtrato, schiacciando bene per estrarre i succhi.

2 
Pestate le mandorle in un mortaio, aggiungetele al vino ridotto, incorporate 2 cucchiai di olio e un pizzico di cannella, poi regolate di sale. Nel frattempo condite i pezzi di coniglio con sale, pepe, un filo di olio, rosmarino e salvia.

3 
Distribuite i pezzi in una teglia, aggiungete l'aglio rimasto pestato e arrostite la carne in forno caldo a 180° per 1 ora circa, spruzzandola ogni tanto con una tazzina d'acqua. Quando il coniglio sarà pronto, servitelo caldo con la salsa al vino a parte.
Settembre 2025
Ricetta di Alessandra Avallone, foto di Francesca Moscheni
Studiava ancora Agraria all’università quando ha iniziato scrivere ricette per i giornali. Poi è venuto il catering, la scuola di cucina, i libri e la sua attività di food stylist (lavora con Sale&Pepe fin dal primo numero). Manipolare gli ingredienti e creare la fa stare bene. Trovate traccia delle sue numerose passioni nel profilo IG
Studiava ancora Agraria all’università quando ha iniziato scrivere ricette per i giornali. Poi è venuto il catering, la scuola di cucina, i libri e la sua attività di food stylist (lavora con Sale&Pepe fin dal primo numero). Manipolare gli ingredienti e creare la fa stare bene. Trovate traccia delle sue numerose passioni nel profilo IG