Torrette di prosciutto
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Esistono infiniti tipi di mousse, sia dolce che salate: questa al prosciutto arricchisce dei croccanti cracker ai cereali ideali per un antipasto, uno spuntino oppure un buffet
Step by Step
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Preparazione delle torrette al prosciutto
La ricetta torrette al prosciutto offre un antipasto veloce ma gustoso: prendi delle fette di prosciutto tagliate spesse, quindi tritale grossolanamente con un coltello pesante.
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Metti nella tazza del mixer 4 cucchiai di prosciutto tritato, unisci la panna e la robiola e frulla a bassa velocità per qualche secondo, finché gli ingredienti sono perfettamente amalgamati.
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Aggiungi mano a mano quasi tutto il prosciutto, continuando a frullare fino a ottenere una crema consistente, ma soffice.
Profuma la mousse di prosciutto con 2 cucchiai di Marsala secco, azionando il mixer per un’ultima volta. Copri la crema con la pellicola per alimenti e sistemala in frigorifero per un'ora.
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Prendi 4 grossi cracker sesamo, spalmaci uno strato di crema al prosciutto, poi copri con altri cracker.
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Fai un secondo strato di mousse e termina con i cracker.
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Guarnisci le torrette al prosciutto con dadini di prosciutto e fettine di pomodori.
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Menù di appartenenza
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Vitigno consigliato con Torrette di prosciutto
Pecorino
Il Pecorino è un vitigno a bacca bianca e proviene soprattutto dalle valli delle Regioni Marche e Abruzzo ed è l’ideale accompagnatore delle Torrette di prosciutto. Il Pecorino ha origini risalenti alla metà dell’800 e il nome molto probabilmente proviene da "pecora" in quanto sembra che i pastori in passato abbiano seguito le greggi di pecore tra le vigne del Pecorino. Viene coltivato soprattutto nella Provincia di Ascoli Piceno con la denominazione Offida Pecorino DOCG. Il grado alcolico minimo è di 11,5 % e il vino va servito ad una temperatura tra 10-12 gradi. I primi aromi sono persistenti e freschi con note di frutta mela renetta matura. Nel palato il pecorino è leggermente amarognolo con spiccata acidità e note floreali speziate e di gelsomino. In genere questi vini vanno bevuti giovani quindi entro 2-3 anni dall’imbottigliamento. Molto particolari ed intensi sono i Pecorino vinificati in legno con invecchiamenti anche di 6-8 anni.
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Consigliato da Helmut Koecher