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News ed EventiNewsArancia Rossa di Sicilia, simbolo del benessere

Arancia Rossa di Sicilia, simbolo del benessere

L’arancia rossa IGP protagonista di un progetto cofinanziato dall’Unione Europea per la valorizzazione del più tipico degli agrumi siciliani

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Una serie di presentazioni in varie città italiane (l’ultima a Roma, lo scorso 10 luglio, nella splendida sala Serpieri del cinquecentesco palazzo Della Valle, oggi sede nazionale di Confagricoltura) hanno illustrato la nascita del progetto “Citrus Fruits for Wellness”, promosso dal Consorzio Euroagrumi di Biancavilla, in provincia di Catania, e finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dei programmi di promozione dei prodotti agricoli dei paesi membri. Il progetto si svilupperà nell’arco di tre anni con l’obbiettivo di valorizzare la filiera agrumicola dell’isola e di promuovere il consumo degli agrumi siciliani di qualità certificata, in particolare dell’arancia rossa IGP, principalmente in Italia e in Germania. Le iniziative commerciali messe in campo nei due paesi prevedono campagne di comunicazione, pubblicità mirate, partecipazione a fiere internazionali, divulgazione nelle scuole, collegamento con la grande distribuzione in cinque città italiane e altrettante tedesche, collaborazioni sul fronte della ristorazione per valorizzare anche in tavola le caratteristiche gastronomiche ed alimentari dell’arancia rossa di Sicilia. Dal punto di vista agricolo l’impegno del Consorzio Euroagruni è volto invece alla sostenibilità, attraverso la creazione di innovativi sistemi di irrigazione che si adattino all’impatto del cambiamento climatico e consentano un maggior risparmio idrico negli agrumeti dell’isola, situati per la maggior estensione – 25.000 ettari – nella piana di Catania, ai piedi dell’Etna: una realtà agroalimentare che occupa migliaia di posti di lavoro in oltre 500 aziende agricole.

Varietà e diversità biologica

La raccolta dell’arancia rossa siciliana avviene tra dicembre e aprile. Tre le varietà certificate: “tarocco” (grande, rotondeggiante, di colore giallo arancione arrossato su oltre la metà della superficie, con polpa a striature rossastre, priva di semi), “moro” (di forma più ovoidale, con polpa rosso scuro) e “sanguinello” (clone di una varietà spagnola, ha polpa di colore arancio con screziature sanguigne, molto succosa e con semi pressoché assenti). Quello che rende unico l’agrume siciliano, e in particolare quello del territorio catanese, che copre la maggiore estensione della zona IGP, è la diversità biologica, caratterizzata da un microclima che risente della presenza dell’Etna. La zona collinare e la pianura sottostante al vulcano si caratterizzano per le notevoli escursioni termiche oltre che per la natura vulcanica del terreno. Sono proprio questi bruschi, quotidiani sbalzi di temperatura a determinare nei frutti un accumulo zuccherino e una concentrazione di antociani, i pigmenti naturali che conferiscono alle arance il tipico colore rosso sia nella buccia che nel succo e le rendono tanto ricche di vitamina C (80-90 mg. per 100 ml. di succo per il Tarocco, circa 65 mg. per le Moro) e di antocianine (i pigmenti vegetali ai quali è dovuta la colorazione dei frutti), che hanno proprietà difensive dei capillari sanguigni ed agiscono a livello cellulare nei processi di ossidazione dei cosiddetti radicali liberi, molecole che accelerano i processi d’invecchiamento e contribuiscono a causare gravi patologie (non a caso, le rosse siciliane sono presenti come “arance della salute” sulle piazze italiane in occasione della giornata nazionale per la lotta ai tumori).

Un'arancia unica al mondo

Il legame delle arance rosse di Sicilia con il clima etneo è quindi strettissimo, imprescindibile per assicurare al frutto tutte le sue qualità benefiche e preventive, uniche appunto per l’elevatissima percentuale di vitamine e di altri principi attivi presenti nella polpa e nel succo in concentrazioni assai superiori a quelle riscontrate nelle stesse varietà di arance coltivate in altri paesi o in zone climatiche simili. La sfida che le istituzioni e i produttori italiani devono affrontare non è soltanto quella epocale del cambiamento climatico, ma anche quella di mettere in atto nuove strategie commerciali che tutelino e facciano conoscere le caratteristiche peculiari dell’autentica arancia siciliana. Mentre si moltiplicano i sequestri di carichi di arance rosse provenienti da paesi nordafricani con marchio IGP contraffatto e la coltivazione di cloni di arance rosse si diffonde anche oltreoceano - è di pochi mesi fa la notizia che persino in Australia si è iniziato a produrre agrumi a buccia e polpa rossa – il progetto “Citrus Fruits for Wellness” contribuisce a difendere la tipicità del prodotto siciliano, la cui biodiversità è fondamentale nel determinare quelle benefiche proprietà organolettiche che la rendono unica al mondo.

Ernesto Fagiani,
luglio 2025

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