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Questo dolce rustico per l'autunno, è preparato con una varietà rara di arance e arricchito con frutta secca, uvetta e pinoli

Non solo pompelmi e limoni, ma ottimi chinotti, bergamotti e arance della rara qualità Pernambucco crescono negli eccellenti agrumeti della Liguria, trasformandosi spesso in canditi, marmellate, bibite e straordinarie ricette, come questa. Il dolce, rustico e goloso, racchiude tutti i gioielli della stagione fredda: noci e nocciole, uvetta e pinoli, miele, pane casereccio, vino passito e vino bianco.
Per i più golosi la crostata di cioccolato con canditi di arancia e limone è ideale anche per le Feste come l'alberello allo zafferano e scorza di arancia. Insolita la versione della caprese all'arancia con farina di mandorle, più alta e soffice, è un dolce gluten free.
1 Pelate le arance asportando solo la parte arancione e tagliate le scorze a julienne corta. Pelate quindi le arance al vivo, tagliatele a rondelle e poi a pezzettini piccolissimi. Sbucciate le mele, riducetele a pezzettini e mettetele in un tegame basso e largo con la polpa delle arance e i fichi sminuzzati e cuocete per 30 minuti, finché la frutta sarà densa, unendo le scorze a metà cottura.
2 Spegnete, versate il miele, il vino passito, le spezie, tutta la frutta a guscio tritata, l'uvetta sciacquata e il pane sbriciolato fino ad asciugare il mix pur mantenendolo morbido. Fate riposare 12 ore in frigo.
3 Impastate la farina con il burro fuso ma freddo, l'olio, lo zucchero, il vino e un pizzico di sale. Lavorate energicamente e a lungo aggiungendo acqua o vino se necessario. L'impasto deve essere morbidissimo ma non appiccicare. Stendetelo ricavando un disco di 30 cm di diametro e uno di 34.
4 Appoggiate il più piccolo sulla leccarda del forno rivestita con carta da forno, stendete sopra il ripieno mantenendo liberi i bordi, mettete sopra l'altro disco, sigillate bene i bordi premendoli con una forchetta e poi incidete la superficie con un coltellino in modo da creare un tratteggio a cerchi concentrici. Infornate a 190° per 40 minuti. Sfornate e servite la torta ancora tiepida spolverizzata di zucchero a velo.
Novembre 2025
Ricetta di Giovanna Ruo Berchera, foto di Laura Spinelli
Esperta di cucina storica regionale e giornalista del settore food, insegna anche tecniche culinarie ed è specializzata in tradizioni gastronomiche del Piemonte, dove è nata. A cominciare dalla merenda sinòira, il ghiotto spuntino consumato direttamente nei campi dai contadini e in genere di tutto quanto era considerato “povero ma buono” e al giorno d’oggi diventa prezioso e goloso, perché naturale, patrimonio culturale alimentare che traduce in corsi e ricette golose, anche per chi è a dieta. @ruoberchera
Esperta di cucina storica regionale e giornalista del settore food, insegna anche tecniche culinarie ed è specializzata in tradizioni gastronomiche del Piemonte, dove è nata. A cominciare dalla merenda sinòira, il ghiotto spuntino consumato direttamente nei campi dai contadini e in genere di tutto quanto era considerato “povero ma buono” e al giorno d’oggi diventa prezioso e goloso, perché naturale, patrimonio culturale alimentare che traduce in corsi e ricette golose, anche per chi è a dieta. @ruoberchera