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Questo intingolo che sa di bosco regala tutti i suoi profumi al riso pilaf, che cuocere con una tecnica di bollitura del riso che prevede la cottura per assorbimento in brodo o acqua bollente e che permettete ai chicchi di cuocere restando perfettamente separati. Il termine “pilaf” deriva dalla parola turca pilâv, che viene a sua volta dal termine persiano pilau, e significa “riso bollito”.
Versatile e discreto, il riso pilaf accompagna piatti diversi: con verdure al curry, per una ricetta vegetariana, con tagliata allo zenzero per chi ama la carne, con pollo al curry e spezie per una cucina etnica.
1
Sciogliete in una pentola dal fondo pesante 30 g di burro, poi aggiungete la cipolla tritata e il riso. Non appena risulta tostato, versate il brodo e lasciate cuocere il tempo necessario, ma a fuoco basso e senza mescolare.
2
Tagliate la pancetta a tocchetti, lasciatela rosolare in una padella con un goccio d'olio, aggiungete dell'aglio tritato.
3
Lavate, sbucciate e lessate le patate e una volta raggiunta metà cottura unitele alla pancetta. Mondate i funghi orecchiette, tagliateli sottili, aggiungeteli alle patate e lasciateli cuocere per 2-3 minuti. Aggiustate di sale e pepe. Cuocete ancora 10 minuti a padella coperta, aggiustando di nuovo di sale e pepe.
4
Lavate i pomodorini e tagliateli a cubetti, uniteli agli altri ingredienti insieme al timo e alla maggiorana. Mescolate bene e lasciate cuocere qualche momento. Spegnete il fuoco del riso, e dopo qualche momento versateci sopra il burro a fiocchi, spalmandolo bene.
5
Dividete il riso nelle ciotole. Aggiungete sulla superficie il composto con patate e funghi e un pizzico di pepe. Servite subito il pilaf con orecchiette, patate e pancetta.
