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Un finger food fintamente rustico, perfetto come contorno o sfizioso antipasto. Con semi di cumino

La pastinaca, parente della carota, è ancora più dolce e con un retrogusto di noce, si consuma cotta al forno, bollita, a vapore, ridotta in purea, arrostita alla griglia o fritta. Grattugiata a crudo è ideale nelle insalate. Mischiata con la scorzonera (una radice simile ma amarognola), offre un piacevolissimo contrasto di sapori.
Rosti di pastinaca e carote, da consumare anche come snack o a merenda; crema di pastinaca al curry, un comfort food dai sentori orientaleggianti, buono anche tiepido, con panna acida e burro chiarificato. Insuperabile la terrina di barbabietola allo zenzero e scorzonera, con panna, arancia e noce moscata.
1 Preparate la pastella. In una ciotola miscelate la fecola di patate, la farina, i semi di cumino, il lievito e un pizzico di sale. Unite a filo 1,2 dl di acqua mescolando con una frusta perché non si formino grumi. Coprite la ciotola e lasciate riposare la pastella in frigo per almeno 30 minuti.
2 Raschiate le pastinache e le scorzonere, spuntatele e lavatele. Tagliate le pastinache a rondelle di 1,5 cm di spessore e le scorzonere a bastoncini di 8-10 cm di lunghezza. Incorporate il lievito alla pastella mescolando accuratamente.
3 Scaldate abbondante olio in una padella profonda. Immergete le verdure nella pastella, sgocciolatele un poco e friggetele, poche per volta (separatamente o insieme, a piacere), per 2-3 minuti circa, o finché a saranno gonfie e dorate. Scolatele su carta da cucina con un mestolo forato. Servite i bignè caldissimi cospargendoli con i semi di cumino e sale in fiocchi.
Ottobre 2025