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Un primo piatto gourmand farcito con radicchio di Gorizia e condito con burro fuso e Montasio

A Gorizia lo strudel si chiama strucolo o strucul: la parola deriva forse dal dialettale tedesco sruckel, a sua volta proveniente dallo sloveno strukelj e ha ancora l'antica forma arrotolata. Solitamente proposto in versione dolce, qui vi raccontiamo una ricetta salata con un radicchio P.A.T. (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) del Friuli Venezia Giulia.
La Rosa di Gorizia è un radicchio invernale con la forma di un fiore scarlatto, cn un sapore dolce amaro bene equilibrato, buono anche mescolato con patate lessate, fagioli e uova sode.
1 Fate il ripieno. Mondate e riducete a listarelle la rosa di Gorizia. Sbucciate il porro e la cipolla, tritateli e soffriggeteli in un'ampia padella con qualche cucchiaio d'olio e, se occorre, un filo d'acqua. Unite la rosa di Gorizia e fatela appassire per un minuto, salate e pepate. Lasciate raffreddare, unite la ricotta, l'uovo, il pane grattugiato e amalgamate bene.
2 Preparate la pasta. Cuocete le patate partendo da acqua fredda salata. Scolatele, sbucciatele mentre sono calde e passatele. Allargatele sulla spianatoia e sgusciate l'uovo al centro; unite un pizzico di sale e amalgamate velocemente con le mani. Incorporate la farina setacciata e proseguite finché l'impasto si staccherà dalle dita.
3 Stendete la pasta su un foglio d'alluminio ricavando un rettangolo di circa 40x20 cm, distribuitevi sopra il ripieno e formate un rotolo; chiudete le estremità premendo con le dita e avvolgete nell'alluminio.
4 Fate sobbollire lo strucolo in acqua salata per 40 minuti. Sgocciolate, togliete l'alluminio e tagliatelo a fette spesse 3 cm. Condite con burro fuso e Montasio grattugiato.
Gennaio 2026