Ci sono cose che capitano per caso. Incontri fortuiti come il mio con gli Africanetti: specialità dolciaria di San Giovanni in Persiceto, comune della provincia di Bologna dove mi sono trovata a passare. Sapevo della loro esistenza ma non li avevo mai visti ed entrata in un forno pasticceria per acquistarli li cercavo tra i dolci al cioccolato (visto il nome) senza immaginare che il loro colore è giallo vivo e hanno la forma di un lingotto.
Gli Africanetti nulla hanno a che vedere con il cacao, sono zabaione puro che si trasforma in una sorta di meringa. A cottura ultimata risultano umidi dentro e friabili all’esterno. Oggi sono inclusi nell’elenco dei prodotti tradizionali (PAT) dell’Emilia Romagna e la loro ricetta è segreta; solo gli ingredienti (zabaione: uova e zucchero), ma non le dosi, erano scritti sulle scatole con le quali i dolcetti venivano spediti in mezzo mondo. A San Giovanni in Persiceto fu fondata nel 1860 la fabbrica di pasticceria di Francesco Bagnoli premiata per i suoi prodotti (biscotti, savoiardi e alimentari per ammalati) all’Esposizione di Torino e di Napoli, dove nel 1901 ottenne il diploma di Medaglia d’oro per i savoiardi.
E gli Africanetti? Chiamati così da Bagnoli perché ne spediva molti in Africa Orientale (era il tempo delle prime guerre coloniali italiane), ma conosciuti anche con il nome di Biscotti Margherita o zabaione secco, ottennero nel 1908 il Gran Prix all’Esposizione Internazionale di Londra. Molti i palati illustri conquistati nel tempo da questi biscotti, dal Duca di Orleans a Bill Clinton. Gli ultimi proprietari della fabbrica dolciaria, i coniugi Buldrini, hanno cessato l’attività da diversi anni e i biscotti oggi si comprano a numero nelle pasticcerie del paese.
Antonella che li ha preparati per voi, guardando e assaggiando il biscotto che le ho portato, è andata per tentativi avvicinandosi più che ha potuto all’originale. Ma se vi trovate dalle parti di Bologna fate una deviazione a San Giovanni in Persiceto; è vicino e ne vale la pena. Probabilmente vi sentirete fare la stessa raccomandazione che è stata fatta a me: “ Signora l’avverto che gli Africanetti sono molto calorici e vanno consumati nel giro di qualche giorno”. In casa mia sono spariti subito.
di Laura Maragliano
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