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News ed EventiBenessereLe nespole aiutano l'intestino. E fanno bene alla salute

Le nespole aiutano l'intestino. E fanno bene alla salute

Arrivano sul mercato in primavera e hanno vita breve. Ma le virtù benefiche delle nespole sono molte: ideali per l'intestino, efficaci spezza-fame e molto altro...

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Peccato che la stagione delle nespole duri così poco, perché questo frutto ha veramente tanti pregi. Ed è vero che la maggior parte dei frutti sono alleati della dieta e della salute, ma la nespola in particolare ha una quantità di vantaggi trasversali e non comuni. A cominciare dai benefici che porta all’intestino, sia quando è pigro che quando è troppo vivace.

Prodigioso "frutto dimenticato" della primavera: sazia e ed è poco calorica
Sono uno dei primi frutti a comparire spontaneamente in primavera, liberandoci dalla noia di mele e pere dell’inverno. Oltre alle varie proprietà per la salute di cui parleremo, presentano un vantaggio non da poco: hanno un bassissimo apporto calorico. Non solo: hanno un alto potere saziante. E se non vi preoccupate della linea, avanti con liquori, marmellate e conserve alle nespole.

Amiche dell’intestino
Uno dei meriti più noti di questo frutto è il suo effetto duplice anti-stitichezza e anti-diarroico, a seconda del grado di maturità raggiunto. Se consumato acerbo, stadio in cui è maggiore la quantità di tannini (molecole ad azione antiossidante che provocano un effetto astringente) ha un effetto antidiarroico sull’intestino. Per contro, nel frutto maturo i tannini si trasformano in zuccheri e il frutto diventa un delicato lassativo.

Le tante virtù della nespola
La ricchezza di minerali fa sì inoltre che questo frutto sia efficace per reintegrare i liquidi e i sali persi sudando con i primi caldi o durante un'attività sportiva moderata o intensa. La nespola inoltre stimola la diuresi e pulisce le vie urinarie, previene infezioni e calcoli. È un buon antipiretico naturale, aiuta a decongestionare le vie biliari e il fegato e a contrastare i danni provocati dai radicali liberi e dall’invecchiamento. La ricchezza di fibre rende questo frutto anche un ottimo spezza-fame poiché, mangiato fuori pasto, aiuta a distendere le pareti dello stomaco e a regalare una provvidenziale sensazione di sazietà.

Nello specifico
Ma cosa  caratterizza la nespola rispetto ad altri colleghi e colleghe altrettanto salutari e come agiscono nello specifico? Secondo Giorgio Donegani, direttore scientifico di Food Education Italy, “Le nespole apportano una buona quantità di betacarotene, antiossidante che stimola la produzione di melanina e che l'organismo trasforma in vitamina A. Sempre a proposito di antiossidanti, forniscono anche una quota interessante di luteina, sostanza che ha la capacità di proteggere la retina da patologie di tipo degenerativo. Quanto ai sali minerali, le nespole si caratterizzano per l’elevato contenuto di potassio (poco meno delle banane), in rapporto molto favorevole con il sodio, che invece è presente in quantità estremamente limitata, a vantaggio della regolazione della pressione sanguigna. Infine, è da segnalare il buon quantitativo di fibra e in particolare di pectina, che agisce positivamente ritardando e ostacolando l’assorbimento del colesterolo e degli zuccheri semplici”.

Sulla pectina
Ed è proprio sulla pectina che si esprime Andrea Ghiselli, ricercatore del CRA (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura) di Roma, il quale ne sottolinea il valore aggiunto, purché siano rispettate certe condizioni: “La pectina non è importante solo per l'intestino. Certamente è una fibra e come tale partecipa alla sensazione di sazietà, alla consistenza e al volume delle feci, ma è anche in grado di legare piccole quantità di grassi e di zuccheri. Ovviamente parliamo bene della pectina della frutta e non di quella delle marmellate, che sempre dalla frutta viene ottenuta, ma un conto è una nespola, che ha un valore energetico di 28 kcal per 100 grammi, un conto una marmellata il cui valore è dieci volte di più”.

La pianta è antica... E la maturazione richiede pazienza
Il nespolo appartiene alla famiglia delle Rosacee, è una pianta antica e spontanea e, a seconda delle varietà, ha origini differenti. Il nespolo comune (Mespilus germanica) è presente in tutta Europa ed è originario del Caucaso e della Grecia, mentre il nespolo giapponese   si spinge in diverse parti del mondo. Il nespolo giapponese (Eriobotrya Japonica) è originario dell’Oriente.

Il frutto del nespolo comune è chiamato anche puciu, alludendo alle nespole che maturano sulla paglia, al caldo. Recentemente poi sono state scoperte alcune piante attribuibili al genere Mespilus nell'Arkansas, in Nordamerica, per le quali è stata descritta la specie nuova, Mespilus canescens. 

Il frutto ha una stagionalità molto breve e matura già verso la fine della primavera e l’inizio dell’estate. Ha polpa fondente, agrodolce e profumata e si trova in commercio già verso la fine di prile, portando un po' di vivacità dopo l'inverno in cui la scelta di frutta è limitata.

"Col tempo e con la paglia maturano le nespole" (ci vuole pazienza, occorre aspettare per vedere i risultati): così dice il proverbio e in effetti questo vecchio adagio ben rappresenta questo frutto. La curiosità che forse non tutti sanno è che la raccolta avviente in autunno, ma il frutto non può essere consumato subito: occorre lasciarlo "ammezzire" in un ambiente asciutto e ventilato, possibilmente sulla paglia. Con pazienza appunto.

Emanuela Di Pasqua,
26 maggio 2016

phoyo credits: Wikipedia 

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