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Luoghi e PersonaggiPersonaggiAndar per cantine, le guide ai vini italiani

Andar per cantine, le guide ai vini italiani

Il modo migliore per conoscere il vino, e andare a scoprire dove nasce. Una collana di libri sulle zone d'Italia vitivinicole più interessanti

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Dentro ogni sorso di vino c'è una storia. E andar per cantine è il modo migliore per conoscerla. Visitando i territori in cui il vino cresce e acquista il suo carattere (i colori, i profumi, la luce...). E incontrando i vignaioli che lo producono, la loro passione, la loro fatica, la loro follia. 
Questo è la missione della collana di libri Andar per cantine, edito da Mondadori, nata dal blog winestories.it, un vero e proprio viaggio per vigne e per cantine fatto da un appassionato come tanti, ma con un talento speciale per le immagini e le parole che servono a raccontare le storie. Mauro Fermariello ha incontrato, intervistato e fotografato realtà diverse, dalle più famose aziende internazionali ai piccoli produttori, e di ciascuno di loro ha colto un tratto, un'anima, un sapore. Gli stessi che possiamo ritrovare poi dentro i loro vini.

I primi 3 libri monografici sono dedicati ognuno ad una zona vitivinicola diversa: la Valpolicella, il Barolo e le Marche.

I libri sono anche disponibili in e-book.

Ecco alcuni estratti dai primi 3 libri:

Barolo

60952"La zona produttiva di Barolo - che comprende Barolo, Castiglione Falletto e Serralunga d'Alba, e parte dei territori di La Morra, Monforte d'Alba, Roddi, Verduno, Cherasco, Diano d'Alba, Novello e Grinzane Cavour - è il sancta sanctorum del vino italiano... Andare in auto per le Langhe è come affrontare le onde alte del mare. Ci si ritrova in cima, sulla cresta, finalmente si può guardare lontano, ma l'onda riporta subito giù, tra i filari, per poi sospingere di nuovo verso l'azzurro. E' così per chilometri, in un paesaggio sempre uguale e diverso."





Marche

60953"Questa regione è spesso sconosciuta anche agli italiani. O meglio, con le Marche abbiamo una certa confidenza, ma le teniamo a distanza, come si fa con i parenti che vivono in campagna: non si frequentano molto, ma possono tornare utili se ci si vuole procurare olio e vino buoni. Nelle "commedie all'italiana", l'accento marchigiano ha la funzione di simboleggiare la provincia, spesso con lo scopo di riportare le situazioni "con i piedi per terra". Perché di terra sono fatti i marchigiani, qui la terra sembra colorare tutte le cose."





Valpollicella

60954"I vini previsti dal disciplinare per questa zona sono il Valpolicella, l'Amarone e il Recioto; sono tutti uvaggi, ottenuti da vitigni autoctoni, e radicati da così tanto tempo in queste valli che già Plinio il Vecchio, nel primo secolo d.C., commentava: "Avevano un tale amore per la propria terra che, trapiantate in altre zone, perdevano tutta la loro fama e la loro qualità".

 





Foto di Mauro Fermariello

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